Intervista a Benedetta Bentivoglio, Account Executive di TLC Web Solutions

In un agenzia, cosa fa precisamente un account?

Gestisce i clienti e i progetti di agenzia che le sono assegnati. Un buon account fa sua la necessità del cliente e coordina le attività e le risorse allocate su un progetto.

 Cosa trovi più appassionante del tuo lavoro quotidiano?

Prima di tutto la soddisfazione del cliente a lavoro consegnato e la soddisfazione del team che ha fatto un buon lavoro di squadra.

La varietà delle mie attività quotidiane, sono una persona che non ama stare ferma e non riesce ad avere in testa una sola cosa per volta! In agenzia i progetti e i clienti sono tutti molto diversi tra loro e variano nel tempo. Spesso si instaurano dei rapporti duraturi con i clienti per cui si collabora per anni, in ambiti diversi, nascono dei legami e dei rapporti personali di fiducia che sono per me lo stimolo fondamentale per svolgere il mio lavoro con passione. 

Consegnare i progetti nel rispetto di tempi.

 Quanto c’è di creativo nel tuo lavoro?

Di creativo nel senso ortodosso del termine, poco. La vera creatività sta nel capire il carattere delle persone, la loro sensibilità e gestire le variabili che possono esserci ogni giorno nella vita dell’agenzia. Bisogna valutare tutti questi aspetti ed essere molto flessibili e reattivi!

 Organizzazione e imprevedibilità: che ruolo gioca l’imprevisto nella schedulazione?

Imprevedibilità: un elemento costante. L’agenzia per il cliente è un punto di riferimento, per qualsiasi problema o necessità il cliente alza il telefono e chiede soluzioni rapide, se non immediate. Bisogna avere un’ottima organizzazione alle spalle che permetta di gestire le richieste dell’ultimo minuto in modo snello, sapendo incastrarle a tutte le task in essere in quel momento. Bisogna saper prevedere e schedulare tutto il possibile per poter soddisfare i clienti e bisogna soprattutto essere flessibili, accetare i cambi in corsa e capire le priorità.

Sbirro buono o sbirro cattivo: come si fa a far rispettare l’ordine nella programmazione?

Seguendo le cose, non perdendo le fila dei progetti e soprattutto motivando e spiegando al team il valore del lavoro che svolge. Si può produrre un buon lavoro solo se si capisce esattamente quali sono gli obiettivi di un progetto e che importanza hanno per il cliente. Preferisco sempre fare lo sbirro buono. Divento uno sbirro cattivo solo quando vedo che manca interesse e non si lavora di squadra. Certo che bisogna valutare le difficoltà nel lavoro delle persone, le tempistiche e i tanti lavori che spesso si sovrappongono.

Se dovessi descrivere il tuo lavoro con 3 aggettivi, quali sceglieresti?

  • Dinamico
  • Poliedrico
  • Divertente

 Cosa non può mancare ad un account come dote caratteriale?

L’apertura mentale e l’empatia, per capire di cosa hanno bisogno i tuoi colleghi e il carattere del cliente. Con alcuni puoi permetterti delle piccole confidenza e parlare anche di cosa farai nel weekend, con altri bisogna sempre usare il buongiorno e il buonasera. Alcuni colleghi hanno bisogno di avere il fiato sul collo per lavorare al meglio, altri al contrario sotto stress non riescono a lavorare. Ognuno di noi è diverso e in squadra bisogna saper inquadrare le persone per portare a casa il risultato.

La capacità analitica, la precisione e la puntualità.

 Cosa ti ha spinto a scegliere questa professione?

L’interesse verso il marketing e la predisposizione all’ordine e alla programmazione. Uno dei miei primissimi capi mi consigliò di avvicinarmi a questo tipo di figura professionale vista la mia predisposizione alla gestione e all’organizzazione di più attività contemporaneamente.

 Che lavoro faresti se non fossi un account?

Organizzerei viaggi, ma operativamente e non da agenzia viaggi. Una sorta di donna avventura, di un’Indiana Jones al femminile.

 Motto personale?

Visto il tema viaggi… Verso l’infinito e oltre!

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