Intervista a Elena Gambaro, Graphic Designer di TLC Web Solutions

Cosa ti ha portato a intraprendere la professione del grafico?

Inizialmente ho frequentato lo IED di Milano, indirizzo art direction. La mia vocazione mi ha indirizzata verso il visual invece che il copy.

 Se potessi scegliere i progetti su cui lavorare, a quali settori ti piacerebbe dedicarti?

Moda, design e complementi d’arredo, ma anche Food Bio.

 Vettoriale e raster, duello all’ultimo sangue: quale software grafico trovi più divertente e funzionale per il tuo lavoro?

Sicuramente Photoshop è il più funzionale per il nostro lavoro, ma Illustrator è più creativo e divertente. Il vettoriale ti dà più possibilità di espressione creativa rispetto al raster.

 Qual è la cosa più divertente nella giornata di un grafico?

“Quando parte lo svarione” , ovvero  la fase in cui bisogna dare spazio alle idee in libertà.

 Invece la difficoltà che si ripresenta giornalmente?

Mediare il tuo gusto con quello del cliente. Avere sempre dei paletti che frenano la tua creatività.

 Piani social, layout siti web, fotoritocco: qual è l’attività grafica che ti appassiona maggiormente e quale invece trovi più irritante.

I layout, però allo stesso tempo è il lavoro dove c’è più attenzione e più controllo, quindi deve essere tutto molto monitorato. Invece nei piani social c’è più libertà creativa.

 Come dote caratteriale, cosa non può mancare ad un grafico?

La follia

 Se non facessi il grafico, che lavoro vorresti fare?

Lavorerei a contatto con la natura, magari nell’agricoltura.

 

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