Secondo un recente report analizzato dall’azienda Intelligence Sensor Tower, anno dopo anno la spesa sostenuta dagli utenti per l’acquisto delle app è sempre in costante crescita. In particolare, durante il 2016 il campo che ha visto il migliore sviluppo è stato il settore delle app per entertainment: lo dimostrano i risultati ottenuti da colonne dell’intrattenimento come Netflix, Hulu e HBO NOW, con picchi di profitto fino al 130%.
Intrattenimento: negli States si spende di più per le app
Negli States il progressivo abbandono della pay tv a favore dei servizi streaming ha trovato nelle app di entertainment il loro più naturale completamento. lo conferma, ad esempio, il dato HBO sui download dell’applicazione ufficiale HBO NOW: nell’ultimo anno l’emittente televisiva statunitense ha registrato una crescita imponente fino a raggiungere i 2 milioni di abbonati attuali. Discorso analogo che può essere fatto anche per Netflix, visti gli ottimi risultati ottenuti nel trimestre del 2016 (si parla di un profitto lordo da 58 milioni di dollari).
Allo stesso tempo ci sono anche altre app che non demordono e vedono un massiccio aumento degli iscritti nei servizi in abbonamento. Un dato positivo che arriva soprattutto grazie al contributo di certe categorie come le dating app (Tinder su tutti) e la musica digitale, con una crescita media da 3.40$ a 3.60$ dovuta alle offerte proposte dalle top app Spotify e Pandora.
In questa lotta tra categorie, un altro re indiscusso è sicuramente il settore del gameplay: nel 2016, infatti, i giochi per mobile sono arrivati a ricoprire fino all’80% del fatturato generato dall’App Store. Per rendervi conto di quanto peso possano avere, solo negli States è stata stimata una spesa di 27$ da IPhone in questa categoria, con una crescita media per utente di 2$ in più rispetto al 2015. Numeri super, è vero, anche se è necessario fare una precisa osservazione: nonostante l’aumento della cifra spesa, la categoria del mobile game ha evidenziato una leggera flessione per quanto riguarda il numero di download. Una fenomeno che probabilmente può essere spiegato con il boom dell’estate scorsa: il successo Pokemon Go.
Gli utenti italiani preferiscono chattare
Anche nel Bel Paese scopriamo dati interessanti e per certi versi un po’ preoccupanti. Stando ai dati rilevati dalla società di ricerca Comscore, se nel lontano 2003 l’Italia poteva vantarsi di avere il primato sul possesso dei telefonini, oggi il possesso di smartphone sulla nostra penisola risulta pari al 73%. In questa speciale classifica ci troviamo dopo Inghilterra (75%), Stati Uniti (80%), Spagna e Francia (82%) e Germania (85%).
Più rilevante è il dato che descrive l’uso che facciamo di questi smartphone: social e chat sono, infatti, le funzioni preferite dagli italiani. Stando alle parole di Fabrizio Angelini, a capo di Comscore, in Italia abbiamo ormai ufficialmente barattato l’uso del Web da pc con l’uso da mobile, escludendo però la navigazione. Come emerge dai dati, spendiamo il 65 % del nostro tempo tra social network e chat, riservando soltanto il 3% a news e ricerche online.