In diversi articoli precedenti ci siamo occupati di tecnologia Mobile e dei suoi sviluppi; in Italia, paese con uno dei più alti numeri per ciò che riguarda la presenza di smartphones e tablets per persona, il trend è in continua crescita ed in futuro siamo certi che riserverà molte importanti novità.
Una di queste, in sostanziale crescita, è il Mobile Commerce, ovvero lo shopping online effettuato tramite smartphones e tablets.
Secondo i dati di fine 2011, l’anno scorso è stato quello del vero boom di questa particolare forma di acquisto online: abbiamo visto infatti una crescita ben del 210% rispetto all’anno 2010, con il raggiungimento di un volume di affari di 81 milioni di euro (senza, tra l’altro, includervi l’acquisto di suonerie, loghi, videogames).
Importanti vantaggi del Mobile Commerce
Oltre alla grande diffusione della fruizione di internet da mobile devices, possiamo individuare diversi punti di forza nell’acquisto effettuato da smartphones e tablets:
1) Disponibilità da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento: che il cliente sia seduto alla propria scrivania al lavoro, o su un treno in viaggio, o ancora su una panchina al parco, se ha voglia di fare shopping non ha che da prendere il proprio mobile device e connettersi alla rete. Non esistono più barriere di tempo e luogo, l’acquisto viene effettuato qui, subito.
2) Consultazione immediata dei prodotti: appena il cliente decide di acquistare qualcosa, accedendo dal proprio device ha a disposizione immediata il catalogo prodotti dal quale scegliere proprio ciò di cui ha bisogno.
3) Iter di acquisto semplificato: su mobile fare shopping è più semplice e veloce, maggiormente se si crea un’app specifica proprio per questo!
4) Tempo di pagamento ridotto: rispetto ad un pagamento normale i tempi sono decisamente ristretti, facendo così risparmiare minuti preziosi al cliente ed al commerciante.
5) Riduzione dei costi di gestione del contante: come per tutti i sistemi informatizzati di pagamento, oltre a risparmiare tempo si riduce anche il rischio di conteggi o prezzi sbagliati.
6) Assistenza in tempo reale: grazie al fatto di acquistare tramite un dispositivo che può effettuare chiamate, il cliente potrà avere a portata di mano tutte le risposte ai suoi dubbi!
Il caso Privalia
Nonostante, quindi, questo settore in Italia non sia ancora pienamente sviluppato, riserva comunque grandi sorprese.
Lo dimostra il caso di Privalia, club privato di vendite online, che è stato chiamato come esperto ad esporre il proprio caso al convegno Mobile & Paymentorganizzato dal Politecnico di Milano grazie alla app creata ad hoc per iPhone.
I dati parlano chiaro: l’app, a circa un anno dal lancio, ha visto più di 200.000 download, oltre 5 milioni di visite e più di 140 milioni di pagine viste nel 2011. Ad un anno di distanza, comparando i dati di gennaio 2011 con quelli di gennaio 2012, le apps installate sono state 13 volte di più e le visite al sito 20 volte maggiori.
Questi risultati fanno pensare ad una crescita del trend mobile commerce sostanziale anche in Italia, pur se forse frenata dalle abitudini dei nostri connazionali, che per il 90% preferiscono ancora saldare i conti in denaro contante piuttosto che con le carte. Non solo: ancora tanta sembra essere la sfiducia nella condivisione di dati sensibili sul web, nonché nelle spedizioni e nei cambi di acquisti sbagliati.
Il Mobile Proximity Payment
La crescita che ci aspettiamo in Italia verte su due diverse categorie: il Mobile Commerce, il commercio online più classico, chiamato anche Mobile Remote Payment ed il già diffusissimo negli USA Mobile Proximity Payment; quest’ultimo consiste in una tecnologia che permette il pagamento tramite mobile quando in prossimità del negoziante o del servizo, includendo quindi all’interno del rapporto di vendita anche una presenza fisica.
Al momento, nonostante presenti una possibilità di pervasività decisamente maggiore rispetto al Mobile Commerce più classico, questa modalità non è ancora diffusa nella mondo (se non, come dicevamo poco fa, negli USA). Ciò è dovuto anche a difficoltà per ciò che riguarda gli accordi tra i produttori di devices e le aziende che si occupano delle telecomunicazioni, che ad oggi non hanno ancora trovato il giusto equilibrio tra loro.
Ciò nonostante, alcuni esempi importanti sono già in prova: per esempio Paypal sta sperimentando alcuni schemi di pagamento di prossimità nel Nord Europa.
Anche in Italia non mancano gli esperimenti: l’azienda di trasporti milanese Atm ha infatti iniziato una collaborazione con Telecom Italia ideando un sistema che consente il pagamento dell’abbonamento con Paypal e la fruizione dei mezzi avvicinando il proprio device al tornello. Altro caso è quello della banca Intesa Sanpaolo e la sua iniziativa “Move and Pay”.
Conclusioni
Sembra quindi che i tempi siano davvero maturi per una nuova forma di commercio elettronica: appena le ultime barriere logistiche e di abitudine degli italiani verranno abbattute arriverà il boom vero e proprio del mobile commerce. I dispositivi sono già presenti sul territorio, e stiamo diventando sempre più informatizzati. Non fatevi trovare impreparati!