Secondo dati recenti di Nielsen Media Research, in collaborazione con IAB Italia e Assointernet, nel 2005 la spesa in comunicazione on line delle aziende è stata pari a 137 milioni di euro con una crescita del18% rispetto al 2004.
Questa crescita risulta particolarmente positiva soprattutto nel confronto con il totale mezzi classici (tv, stampa, radio, affissioni e cinema) che chiudono l’anno al +2,8%. Si tratta di uno sviluppo molto importante ma atteso, in quanto la rete rappresenta una modalità di pianificazione nuova che le aziende sempre di più utilizzano anche in via esclusiva. In aumento anche il numero delle aziende che fanno comunicazione su Internet; sono 1.762 con un investimento medio di circa 78 mila euro. La tipologia pubblicitaria più utilizzata è quella dei banners, che coprono il 38,9% della comunicazione su Internet per un valore di circa 53 milioni di euro. In forte crescita anche gli investimenti pubblicitari sui motori di ricerca, i cosiddetti pay-per-click o keywords advertising che pesa ormai per il 13% sul totale.
Il comparto dei motori di ricerca è quello che si è dimostrato il più frizzante alla fine del 2005 e all’inizio del 2006, grazie alla semplicità del modello proposto, alla sua grande adattabilità alle campagne di direct response e al suo costo, ancora molto contenuto soprattutto se confrontato con quello di altri investimenti pubblicitari. Le previsioni di crescita per la pubblicità online sono molto positive per lo IAB:almeno + 30% nel 2006 rispetto al 2005, ma si andrà sicuramente oltre visto che il primo trimestre 2006 registra un +47%. E per gli investimenti sui motori di ricerca le prospettive sono ancora migliori: si prevede infatti un aumento del 50-60% rispetto al 2005.
L’ aumento negli investimenti nel keywords advertising, forma di investimento molto gradita alle PMI, porterà con sé anche un maggior investimento in quello che viene definito “posizionamento organico”, ovvero quella operazione che consente di collocare in maniera stabile ai primi posti nelle ricerche degli utenti i siti delle aziende. Infatti mentre il keywords advertising risponde ad una logica di visibilità di breve periodo, visto che consente risultati in pochi giorni, ilposizionamento organico, , ovvero quella operazione che consente di collocare in maniera stabile ai primi posti nelle ricerche degli utenti i siti delle aziende.
Infatti mentre il keywords advertising risponde ad una logica di visibilità di breve periodo, visto che consente risultati in pochi giorni, il posizionamento organico consente all’azienda di sviluppare una strategia più di lungo periodo, che le permette di accreditarsi come punto di riferimento costante per le ricerche effettuate sul web.consente all’azienda di sviluppare una strategia più di lungo periodo, che le permette di accreditarsi come punto di riferimento costante per le ricerche effettuate sul web.