Nel 2008 il video viaggia sul web

Per Valerio Zingarelli, a.d. di Babelgum (la tv internet europea), il 2008 sarà l’anno della Web Tv, ovvero del video attraverso internet e del protagonismo degli utenti. Il mouse prenderà il posto del telecomando, per fare zapping tra programmi televisivi satellitari, clip web e video on demand.

Come cambierà innanzitutto la tv?
Il 2008 sarà l’anno della personalizzazione e dell’interattività. Lo sviluppo tecnologico sta per produrre nei media la stessa rivoluzione che ha investito le TLC negli ultimi 15 anni: prima col telefonino, poi con personal computer e Internet. Comune denominatore di queste esperienze è stata lapersonalizzazione.

Quali saranno i principali fattori del cambiamento?
La profonda mutazione cui stiamo assistendo è stata resa possibile da una drastica riduzione dei prezzi hardware, dall’abbattimento dei costi di produzione dei programmi TV e dal perfezionamento delle tecnologie di web streaming.

In che modo influirà su tutti i media la nuova era della Rete, vale a dire il famoso Web 2.0?
Da un sistema unidirezionale (web 1.0) di distribuzione di contenuti preconfezionati, fatto di slow pipes e dumb boxes, si passerà a un network bidirezionale difast pipes e smart boxes (web 2.0), che trasformerà gli spettatori passivi in interlocutori attivi. Nel 2008 si passerà definitivamente dall’età della ricezione all’età dell’espressione.

La banda larga è un altro indubbio fattore di cambiamento. Quali sono le previsioni?
La banda larga prenderà sempre più piede, anche se l’Italia è un mercato ancora immaturo rispetto ad altre realtà. Le previsioni sul mercato statunitense parlano di una crescita imponente della broadband e attraverso questa esplosione passerà l’affermazione del video attraverso il web. Al tempo stesso i protocolli di trasmissione ogni anno raggiungono nuovi obiettivi di compressione.

Secondo un sondaggio Harris Interactive, che ha coinvolto quasi 2500 americani, il 65 per cento degli intervistati ha dichiarato di guardare video su YouTube, contro il 42 per cento dell’anno scorso. Le ricerche rivelano che sempre più spettatori televisivi migrano verso il web per vedere video o ascoltare musica. Confermate questa tendenza?
Secondo le statistiche Comcast invece il 75 per cento dei navigatori Internet ha visto almeno un video online (nel mese) per un totale di 9 miliardi di video visti (nel mese), per più di 3 ore di video (a persona/mese) e 68 video totali (a persona/mese), vale a dire più di due al giorno. Infine secondo l’ultima ricerca della School of Management del Politecnico di Milano e della Nielsen, il 54 per cento degli Italiani (27 milioni di individui dai 14 anni in su) ormai al piccolo schermo preferisce di gran lunga il web.

La web tv sarà una realtà? E come cambierà la televisione tradizionale secondo le vostre previsioni?
Internet diventerà una nuova piattaforma di distribuzione e fruizione interattiva di contenuti video a definizione televisiva (TV quality). Si prevede una significativa erosione degli ascolti della Tv tradizionale, che manterrà comunque un ruolo e una funzione (eventi live e contenuti premium). A essa si affiancheranno nuove web TV on demand con un’offerta video che soddisfa interessi e passioni dei web surfers. Infine internet potrebbe diventare la piattaforma principale di distribuzione del segnale TV. Si annullerà la schiavitù del palinsesto deciso dai broadcaster. Della tv tradizionale si perderà anche il ruolo di cornice sociale e aggregante, ma la sfida della web tv è di ricostruire quell’accezione aggregante della vecchia tv in un modo differente, mettendo in comunicazione gli utenti attraverso le comunità per esempio.

Lettura interessante? Condividila con i tuoi contatti!

Iscriviti Ora



Acconsento ai trattamenti della privacy
×