Il tuo potenziale cliente ha visitato il tuo sito internet e magari ha anche inserito qualche prodotto nel carrello e poi….e poi è uscito dal sito, abbandonando il processo d’acquisto? Niente paura, ci pensa il re-targeting!
Per chi non avesse ancora incrociato questo strumento, sappia che a dire dei maggiori esperti il re-targeting è la nuova frontiera del web marketing e della pubblicità online.
Il re-targeting consiste nella pubblicazione di banner specifici che hanno il compito di seguire l’utente (grazie alla registrazione dei cookies) in seguito ad un’azione che ha mostrato il suo interesse per quel prodotto. In questo modo la pubblicità andrà a colpire direttamente un target già selezionato, ricordandogli quel prodotto mentre sta navigando anche su altri siti. Così, l’inserzionista può assicurarsi che i suoi banner siano visualizzati solo da persone che si sono già mostrate interessate e anche agli occhi degli utenti la pubblicità (solitamente fastidiosa) sembrerà più autorevole e aumenterà il possibile numero di conversioni.
E’ chiaro che una buona campagna di re-targeting non si possa basare su dei banner pubblicitari tradizionali, ma al contrario mostreranno soprattutto le offerte e gli eventi particolari, in modo da riprendere l’attenzione dell’utente.
I vantaggi di una campagna di re-tarketing
#1 Massimizza il valore delle tue campagne display
Il re-targeting ti permette di sfruttare al meglio la tua pubblicità su Google AdWords. E’ stato provato che visualizzare una seconda volta lo stesso banner aumenta le possibilità di conversione. Ovviamente il vantaggio del re-targeting non è solo quello di mostrare più volte un banner, ma di farlo solo per il target giusto e nel contesto adeguato.
#2 Branding con poco investimento
Le campagne di re-targeting permettono di fare branding a costi relativamente contenuti e sicuramente minori del marketing diretto.
#3 Comunica costantemente con i potenziali clienti
Il re-targeting ti permette di comunicare in modo continuativo con i tuoi potenziali clienti, ovunque vadano e senza dover richiedere alcuna e-mail o rischiare di avere richieste di cancellazione dal tuo database.
#4 Crea offerte multiple
Le campagne sono personalizzate in base ad ogni utente. Ad esempio, se l’utente ha cliccato sul prodotto A ma poi non l’ha acquistato, si può creare una campagna di re-targeting su un prodotto simile ma più economico e successivamente far tornare l’utente sul prodotto A.
Case study: Shop on line di Very.co.uk
Per mostrare l’efficacia di una campagna di re-targeting di successo basta guardare cosa è successo allo shop on line di Very, il sito inglese sul modello di Amazon. In questo caso Very non ha programmato semplicemente una campagna di re-targeting, ma l’ha estesa anche su tutti i dispositivi mobile, Facebook e Video. La campagna ha portato un aumento delle conversioni del 19%.
[Tweet “Il re-tarketing nuova frontiera dell’on-line advertising o no?”]
Secondo l’ultima ricerca condotta da myThings, società che si occupa di display advertisig, l’approccio verso il re-tarketing da parte delle aziende risulta essere ancora contraddittorio.
Per prima cosa, gli intervistati che hanno utilizzato il re-targeting hanno dichiarato di averlo utilizzato per obiettivi molto eterogenei tra di loro. In particolare:
- Il 40% per accrescere la domanda di beni e servizi
- Il 35% per acquisire nuovi clienti
Secondo questa analisi, negli ultimi tempi il re-targeting si è diffuso anche sui dispositivi mobile: già il 21% delle aziende ha dichiarato di avere lanciato campagne di re-targeting per smartphone e tablet e che i risultati sono stati identici per entrambi i dispositivi (nonostante lo smartphone sia più diffuso).
Il fronte più caldo è sicuramente quello social, soprattutto perché riguarda il re-targeting specifico. In questo caso Facebook è il social network più utilizzato per le campagne, ma si prevede un forte aumento verso Twitter per il prossimo anno.
Con la diffusione dei dispositivi mobile sarà sempre più difficile individuare e profilare il comportamento dei singoli utenti, specialmente nell’ottica di fornire una continuità comunicativa cross device. Probabilmente sarà proprio questa la vera sfida della pubblicità online e del re-targeting dei prossimi anni.