SEO: Attività di analisi preliminari alle attività di ottimizzazione

Se il sito web di un’azienda non funziona in modo efficace come reale strumento di marketing, spesso la richiesta dell’azienda è quella di un intervento che garantisca il miglioramento del Posizionamento. Questo intervento molto spesso, viene effettuato ex-post, non tenendo conto invece, dell’enorme lavoro preliminare – ex-ante – che sta alla base di qualsiasi attività di ottimizzazione.

L’obiettivo diffusamente conosciuto è quello di avere una marcia in più in fatto di visibilità sui motori di ricerca. Quello che sfugge però è la natura di un efficace intervento di ottimizzazione e, di conseguenza, la richiesta alla web agency SEO si risolve in un semplice: “Vorrei che il sito sia indicizzato e posizionato nelle prime dieci posizioni di Google per le seguenti parole… (normalmente purtroppo keywords molto generiche)”.

Nella maggior parte dei casi, è facile cadere nella trappola del: “Le garantiamo che il sito arriverà nella prima pagina di Google per tutte le parole chiave selezionate. Il preventivo è di soli xxxx € al mese…”.
Lo stesso preventivo e gli incontri preliminari poi, sono – magistralmente – farciti da un gergo iper-tecnicisitco per soli adepti, contro il quale al cliente restano poche armi di difesa…

Molte volte però, il problema reale – e non risolvibile – è il sito stesso. Alcuni siti non sono ottimizzabili, sono mal progettati e peggio realizzati, con una struttura di navigazione obsoleta e complessa, oppure si tratta di siti realizzati in Flash, ricchi di animazioni ed fuochi d’artificio, ma assolutamente ostili al posizionamento.

In breve: qualsiasi intervento di ottimizzazione che prescinda da una profonda e accurata attività di analisi dell’esisitente, è destinato a funzionare come una toppa sul pantalone oramai consumato, un intervento con data di scadenza…

L’approccio all’attività di ottimizzazione parte sempre da una fase fondamentale di Analisi SEO, prima di avviare le attività di ottimizzazione vere e proprie di sito e contenuti.
Questa analisi preliminare è un servizio di enorme importanza strategica, che intendiamo proporre alle imprese, in modo da offrire al cliente una fotografia completa ed esaustiva della situazione prima di decidere la tipologia e la profondità dell’intervento da proporre per rendere il sito e soprattutto i suoi contenuti SEO-friendly.

L’analisi SEO preliminare, quindi, rappresenta un ottimo strumento per evitare di incorrere in investimenti sbagliati o quantomeno scarsamente mirati;  se dall’analisi dovesse emergere in modo oggettivo che difficilmente il sito – ad esempio il sito di un’agenzia immobiliare – potrà raggiungere le prima posizione nelle SERP (Search Engine Result Page) per la parola “case”, visto l’altissimo numero di competitors presenti sul mercato per quella data parola, di norma qualsiasi altra agenzia potrebbe affermare con serietà il contrario.
In che consiste un’analisi SEO preliminare?

Principlamente si basa su:

    *      Verifica del Ranking dei siti competitors sui principali motori di ricerca (Google, Yahoo/Bing);

    *      Verifica del Ranking del sito;

    *     Check List dettagliata degli elementi (on-page e off-page) del sito suddivisi per fattore di rilevanza (ovvero quale valore i motori di ricerca assegnano a ciascun elemento nell’indicizzazione);

    *      Analisi dettagliata della Keyword Density (numero di ripetizioni di chiavi nel contenuto di pagina).
La parola/frase chiave deve essere presente nel testo ma la sua ricorrenza non può essere troppo elevata, per evitare il cosiddetto key stuffing, ovvero l’eccessiva ripetizione di una chiave in un testo. Solitamente viene consigliata una key density intorno al 10% per chiavi di una singola parola, del 15 o 20% per chiavi di due parole.

    *     In relazione al posizionamento, i testi delle pagine sono il fattore più importante ed ogni minuto impiegato per scrivere qualche riga in più è sempre ben speso.
Analisi della Struttura semantica  – analisi e verifica inserimento elementi di intestazione tag <H1>, <H2>. Per ogni pagina del sito va creata una frase chiave che ne riassume i contenuti centrali e che contiene le parole chiavi oggetto dell’ottimizzazione della pagina. La frase chiave – correttamente formattata – si inserisce nelle prime parole del testo, nel titolo e all’interno del codice html per garantire che la pagina venga trovata correttamente. A questo scopo è utile rendere la frase chiave più descrittiva possibile.

    *      Link popularity del sito web. Si tratta di un elemento “off page”,  che misura l’affidabilità dei contenuti di un sito web ed influisce notevolmente sulla visibilità online. Il cliente deve però sapere che non è fondamentale per un buon posizionamento il numero di link esterni che un sito possiede, ma piuttosto la qualità e l’affidabilità dei siti dai quali si riceve il link.

  *      Analisi dei testi dei backlinks. È preferibile che i link ricevuti effettuino il collegamento attraverso un testo che sia una parola/frase presente nel keyword set scelto per il posizionamento, piuttosto che un link il cui testo sia semplicemente il nome del nostro dominio web;

    *      Analisi dei links da siti “sociali” (Delicious, Digg, Facebook…) – soprattutto se il sito è un blog. Se un link a un sito ricorre con una discreta frequenza all’interno di social networks, ovvero in siti che puntano su “human generated contents”; i motori di ricerca tengono in considerazione l’opinione che una community di utenti attribuisce ad un sito se considerato affidabile, interessante ed utile dagli utenti di Internet;

    *      Analisi e verifica di redirezioni lato server: consigliabile utilizzare una redirezione che indichi al motore che l’indirizzo è stato spostato in modo permanente. Dautilizzare non solo per domini multipli ma anche per pagine sottoposte a spostamenti: questo consentirà il mantenimento del Page Rank ottenuto;

    *      Verifica della possibilità di modificare le URL in modo da rispecchiare la struttura delle directories del sito. In caso la Url della pagina contiene la parola/frase chiave, maggiori saranno le possibilità di raggiungere l’obiettivo;

Inoltre, a fianco di questa analisi preliminare su struttura e contenuti, una seconda fase dovrebbe riguardare aspetti di indagine analitica (analisi degli accessi al sito e delle statisitche relative al comportaemnto degli utenti sul sito):

   1.      verifica delle sorgenti di traffico (percentuale di utenti che accedono al sito provenienti da motori di ricerca, da campagne Pay per Click, da siti di riferimento e da traffico diretto);

   2.      Analisi dell’andamento degli accessi al sito (mensile, annuale, confronto fra periodi);

   3.      Analisi delle performance delle parole chiave;

   4.      Verifica del comportamento dei visitatori (pagine di uscita principali, frequenza di rimbalzo, percorsi di navigazione, tempo medio sul sito, etc.)

Tutto questo lavoro può consentire lo svolgimento di attività mirate e specifiche al miglioramento del posizionamento orgnaico sui motori di ricerca in modo da utilizzare realmente lo strumento “sito” come un vero e proprio canale per azioni di marketing online

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