Che cosa significa l’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon

Venerdì 16 giugno Amazon ha annunciato la sua intenzione di acquistare la grande catena di alimentari Whole Foods per oltre 13 miliardi di dollari.

L’accordo che ha lasciato di stucco i mercati internazionali ha sottratto quasi 40 miliardi di dollari in azioni di mercato agli altri retailers del settore. Kroger, Costco, Target, Walgreens e WalMart hanno registrato un calo di oltre il 4% a seguito dell’annuncio, pari a 23 miliardi di dollari.

La reazione della borsa è comprensibile: nonostante l’accordo non sia ancora concluso, l’audace dichiarazione ha messo in chiaro l’intenzione da parte del colosso di irrompere dentro il mercato alimentare tradizionale, facendo impennare gli acquisti delle quote azionarie della società.

Attualmente Amazon è il nono distributore negli Stati Uniti per il settore alimentare, grazie al servizio di consegna Amazon Fresh. Con l’acquisizione di Whole Foods potrebbe diventare il terzo gruppo americano del settore Food, dietro solo a Kroger e WalMart, rompendo così gli equilibri tra le grandi catene.

L’affare

Diventare un player importante nel settore alimentare è un’ambizione logica per Amazon, in quanto si tratta di un mercato di circa 600 miliardi di dollari. Ancora oggi il commercio online incide molto poco su questo enorme mercato. Si prevede che solamente nel 2025 si riuscirà a toccare la soglia del 20%. Si tratterebbe di un incremento di circa 5 volte rispetto ad oggi, ma Amazon ha voluto accelerare lo sviluppo della propria presenza nel settore, irrompendo con questa acquisizione.

L‘acquisto di Whole Foods destabilizzerà fortemente il mercato dei retailers alimentari direttamente in concorrenza con Amazon, mettendo pressione su due dei più grandi concorrenti, WalMart e Costco. Quest’ultimo, in particolare, che possiede il più grande numero di magazzini di proprietà negli Stati Uniti, potrebbe essere notevolmente penalizzato dall’offerta Amazon-Whole Foods.


Il 64% dei membri di Costco Prime sono anche membri di Amazon Prime, e i dati indicano che gli utenti premium stanno incidendo sempre meno sui fatturati di Costco, un trend che potrebbe incrementarsi una volta che Amazon estenderà i benefici di Amazon Prime anche per gli acquisti negli store Whole Foods.

Se da un lato le sedi di Whole Foods forniranno ad Amazon punti vendita fisici per i generi alimentari, dall’altro potrebbero essere utilizzati come centri per la consegna delle spedizioni online. Una scelta che farebbe abbattere significativamente i costi di consegna, un punto sul quale il colosso dell’e-commerce sta lavorando ormai da tempo.

Il gran finale

Sembrerebbe che l’affare di Whole Foods sia solo l’inizio del gran finale che Amazon sta preparando per i retailer concorrenti. Dopo aver utilizzato l’e-commerce e la tecnologia digitale per assorbire importanti fette di mercato di settori come la tecnologia (solo quest’anno hanno già chiuso circa 3.000 negozi negli Stati Uniti), con l’acquisto si Whole Foods Amazon potrebbe entrare pesantemente nel commercio tradizionale anche dei prodotti alimentari, rimasti al margine del digitale, e reinventandosi così per utilizzare le sedi fisiche al fine di raggiungere nuove e importanti posizioni di vertice.


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