Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano, la crescita dell’e-commerce in Italia si dirige a gonfie vele verso la doppia cifra: durante il 2016 gli acquisti online hanno raggiunto vette pari a 19.3 miliardi di euro, con un incremento significativo del 17% rispetto all’anno precedente (+ 2.7 miliardi dal 2015). Tra i settori più positivi, troviamo il Food&Grocery, che prevede per il 2017 un aumento del 30% (pari a 575 milioni di euro). Nonostante i numeri confortanti, il settore alimentare resta uno dei fanalini di coda del mercato e-Commerce, rappresentando soltanto il 3% degli incassi globali.
Per capirne di più, analizziamo i dati del mercato alimentare online su ogni singolo segmento, studiando le tre componenti principali: grocery, enogastronomia e ristorazione.
- Grocery: questo settore vale complessivamente 188 milioni di euro e ha un potenziale di crescita pari al +40% (uno sviluppo dovuto prevalentemente al servizio di spesa a domicilio fornito da molti supermercati).
- L’enogastronomia si conferma primo segmento per valore degli acquisti, con una crescita del 17% e un valore di poco superiore ai 240 milioni di euro.
- Ottimi risulti anche per quanto riguarda il settore della ristorazione: i dati raccolti hanno evidenziato un aumento del 29% e un profitto totale di 90 milioni di euro.
Samuele Fraternali, Ricercatore Senior dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano ha commentato: “In tutti e tre settori possiamo notare una decisa tendenza all’innovazione sulla customer experiernce”.
Lavorare sull’appeal del proprio brand rappresenta, quindi, la chiave di lettura per evitare alti tassi di abbandono durante l’acquisto.
Valentina Pontiggia, altro membro dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm, afferma: “Abbiamo interpellato in proposito operatori del settore ed è risultato di fatto che su 100 visitatori che accedono a una piattaforma di e-commerce, 40 abbandonano la pagina dopo pochi secondi, un altro 48.8% la lascia prima di arrivare a check-out e, infine, un ulteriore 10% abbandona un carrello nella fase finale. A conti fatti, solo 1.2% di chi entra in una piattaforma di e-commerce completa il processo di acquisto. Per migliorare questo dato bisogna da un lato aumentare il numero di visitatori che visitano la pagina(utilizzando strumenti di web marketing), dall’altro semplificare il processo di acquisto. Ci sono funzionalità molto apprezzate, come presentare proposte personalizzate. Nel settore alimentare la possibilità di avere una lista della spesa memorizzata su cui agire, favorisce l’acquisto ricorsivo”.
La logistica rappresenta per l’e-commerce alimentare una componente fondamentale in grado di fare la differenza. Partendo dalla spedizione, proporre una soluzione click&collect può fornire all’utente una possibilità di scelta in più, anche se la consegna a casa rimane ancora l’opzione preferita dall’utente.
Nel settore food bisogna fare i conti con un ulteriore elemento di criticità: la necessità di mantenere la catena del freddo per cibi e bevande. In questo caso le aziende si impegnano a offrire imballi ad hoc per mantenere la temperatura controllata e un servizio di tracing che rileva intoppi di qualunque genere nella spedizione. In caso di problemi, il consumatore viene puntualmente avvisato, concedendo la possibilità di proseguire l’acquisto o di rispedire la merce al mittente.
Se vuoi approfondire il tema dell’e-commerce puoi leggere anche Shoppable, la nuova frontiera dello shopping online e visitare la sezione dedicata a Magento, la piattaforma open source specificamente dedicata all’e-commerce.