Oggi si ottimizzano le pagine del sito e si fanno mini-siti di brand o specifici per temi. E domani? Che faremo domani per restare ai primi posti tra i risultati dei motori di ricerca?
Una nuova frontiera
Premetto che quanto segue, non è tutto dimostrabile, non è tutto garantito, non è tutto sicuro. Come sempre, chi esplora le nuove frontiere lo fa da pioniere. Qualche volta torna con l’oro, qualche volta resta coi soli calzoni. Certo l’esperienza conta e chi fa il pioniere di professione, sa come muoversi. Con ciò, spero di avervi incuriositi.
La nuova frontiera è data da un cambiamento radicale della logica dei motori. Invece che tentare di capire quali sono i siti che possono interessare ai visitatori, perché non chiedere direttamente a loro? Se un visitatore esprime un giudizio positivo su un sito, fine. Il perché non interessa. Giusto o sbagliato, il visitatore ha scelto e dato che il motore serve il visitatore… il suo obiettivo è raggiunto.
Ovviamente non è detto che ciò debba significare un cambiamento totale degli algoritmi di verifica dell’attinenza di un sito ad una ricerca. Probabilmente inizialmente i nuovi sistemi si affiancheranno ai vecchi. Nel tempo, in base alle verifiche fatte sulle SERP, molti dei nuovi criteri sostituiranno i vecchi, altri si perderanno, alcuni diventeranno fondamentali.
Io da un po’ sto esplorando questa nuova frontiera e devo dire che mi sto divertendo molto. Molte di queste prove portano ai numerosi post che vedete sul blogEdit di Html.it e nelle risposte che posto nei vari forum, compreso Motori di Ricerca e Web Marketing.
Indizi che fanno pensare Google e Yahoo stanno comprando ovunque nuove tecnologie.
Il TrustRank è stato studiato alla Stanford University ed acquistato da Google. Per farsene che? Orion, altro brevetto, è stato acquistato da Google, vincendo la gara contro Yahoo e MSN ed il suo inventore è stato assunto come dipendente. Perché? Google pare conoscere i click che gli utenti fanno sulle SERP, come se li registrasse. Come mai?