Il Frappuccino Unicorno che ha fatto impazzire i social media

caso social frappucino unicorno

La vostra bacheca è stata invasa da arcobaleni colorati? Niente paura! Significa che, probabilmente, i vostri amici non hanno resistito alla tentazione dell’Unicorn Frappuccino di Starbucks.

Questa volta il brand statunitense non ha creato un’innovativa miscela di caffè o un frullato con un ingrediente speciale bensì ha realizzato un frappé al mango la cui principale caratteristica riguarda il colore e non il gusto; l’Unicorn Frappuccino viene servito infatti con una cascata di panna montata colorata da sciroppi rosa e azzurro.

Ma come ha fatto questo prodotto anti-salutista a diventare un vero e proprio fenomeno virale?

Nostalgia anni ’90

Se Starbucks avesse lanciato un semplice frappé al mango probabilmente non avrebbe ottenuto lo stesso successo. Ma impugnando uno dei bicchieri di frappuccino Unicorno la prima cosa che appare agli occhi dei clienti è la particolarità dei suoi colori che richiamerebbero quelli anni ’90 contraddistinti da colori intensi, quasi fluo, accostati l’uno all’altro in tonalità fortemente evocative; sono i colori di Beverly Hills 90210 o quelli indossati da Willy il principe di Bel Air nell’omonima serie televisiva.

Starbucks conosce molto bene i propri clienti, professionisti con un’età compresa tra i 24 ed i 40 anni e studenti di 18-23 anni, e probabilmente non a caso ha lanciato un prodotto che può far leva sia sulla nostalgia anni ’90 che alla componente infantile dell’unicorno giocattolo.

Il coinvolgimento sui social media

Il Frappuccino Unicorno è una bevanda che, senza ombra di dubbio, potremmo definire “instagrammabile”. Lo stesso brand ha condiviso più foto del prodotto sulla propria pagina Instagram invitando i propri clienti a fare lo stesso utilizzando l’hashtag #UnicornFrappuccino che solo su Instagram conta ad oggi più di 158 mila post. Questi ultimi non si sono fatti pregare ed hanno letteralmente inondato le proprie bacheche di frappé arcobaleno e commenti divertenti che, seppur mettessero in evidenza anche caratteristiche negative del Frappuccino (ad esempio la sua eccessiva dolcezza che porterebbe ad un coma da zucchero o #sugarcoma), hanno portato moltissima visibilità al brand.

Il fenomeno è stato anche accentuato dal fatto che la disponibilità del prodotto ha avuto una durata di solo una settimana: gli interessati si sono dunque dovuti precipitare in uno dei punti vendita per fare una foto con quell’incredibile must-have.

Una causa da 10 milioni di dollari

L’Unicorn Latte a molti ha regalato momenti di entusiasmo, ma non a tutti.

I titolari della caffetteria hipster The End Brooklyn a Williamsburg hanno fatto causa a Starbucks per aver copiato la bevanda che loro producevano già da diverso tempo.

Starbucks ha smentito quanto dichiarato dal locale puntando soprattutto alla differenza dei prodotti contenuti nel drink.

Qualunque sarà l’esito della causa un elemento è certo: i consumatori, quando penseranno ad un frappé dai colori arcobaleno, non potranno fare altro che ricordare il leggendario frappuccino di Starbucks.

Lettura interessante? Condividila con i tuoi contatti!

Iscriviti Ora



Acconsento ai trattamenti della privacy
×