Alla ricerca dei profitti on line

In Italia, secondo gli ultimi dati Nielsen relativi ai primi due mesi del 2006, la raccolta pubblicitaria su Internet è stata di 23 milioni con un balzo di 8 milioni rispetto al primo bimestre dello scorso anno.

La determinazione con cui News Corporation e Rupert Murdoch stanno investendo nella Rete (tre miliardi di dollari in meno di un anno) ha richiamato l’attenzione sulle opportunità offerte da quella che ormai tutti chiamano la nuova versione 2.0 del mondo web.

Secondo Merril Lynch negli Stati Uniti ancora solo il 6% delle spese pubblicitarie complessive del primo trimestre di quest’anno è andato a Internet, ma il settore ha registrato un crescita del 38% su base annua. Altri analisti prevedono il raddoppio a livello mondiale della spesa pubblicitaria sulla Rete nel giro dei prossimi cinque anni. In Italia, secondo gli ultimi dati Nielsen relativi ai primi due mesi del 2006, la raccolta pubblicitaria su Internet è stata di 23 milioni con un balzo di 8 milioni rispetto al primo bimestre dello scorso anno.

Ma la nuova strada che porta al portafoglio del consumatore passa per la vendita di prodotti o di informazioni?
Secondo Forrester Research le aziende che vendono on line hanno incrementato i loro investimenti pubblicitari del 33% rispetto allo scorso anno, ma alla fine forse Google, Microsoft e Yahoo saranno i veri vincitori. Spesso la migliore redditività di un sito non deriva dal classico pulsante Compra subito, ma dalla fornitura di informazioni complesse in modo rapidamente interattivo.

Ogni cliccata su Google fa entrare 12 centesimi di dollaro nelle casse del motore di ricerca per un fatturato annuo di 6 miliardi di dollari
. Nel 1998, quando partì l’avventura di Google, sulla Rete si effettuavano 10 mila ricerche al giorno. A gennaio 2006 solo sul mercato americano si è arrivati a quasi 6 miliardi: 45% con Google, 28% con Yahoo, 11% con Msn Search.

Nielsen tiene sotto controllo 60 motori di ricerca che complessivamente hanno visto una crescita del traffico del 39%
. Lo scorso anno il search advertising, le inserzioni legate alle piattaforma di ricerca, è cresciuto negli Usa del 44%, dove i motori di ricerca si aggiudicano il 40% del totale dell’advertising su Internet. Sta per realizzarsi il sogno di ogni investitore pubblicitario: rivolgersi a una specifica comunità con un ben chiaro profilo di utenza che condivide lo stesso tipo di interessi.

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