Content Marketing e la filosofia Zen applicata

Maggiore consapevolezza, migliori performance

Bisogna essere consapevoli che oltre agli affari ci sono le persone, e sono le persone a generare business. I loro pensieri, le loro passioni e i punti di vista differenti sono i veri protagonisti quando si tratta di prendere decisioni.

Abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo di come il mondo del marketing si renderà ancora maggiormente consapevole sul tema della responsabilità sociale, ponendo maggiore attenzione ai contenuti, alla loro fondatezza e correttezza, facendo diventare il wild web un po’ meno wild.

Assumi una visione a lungo termine

La sensibilità zen si basa su una particolare inclinazione a tralasciare il contingente per focalizzarsi sull’universale, assumendo quindi una visione più ampia delle cose. Così può succedere che nonostante si creino dei contenuti di qualità, in grado di appassionare e catturare l’attenzione, i risultati non arrivino. Nonostante la passione e l’impegno, manca qualcosa per concretizzare gli sforzi.

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Ci sono molti modi di fare le cose. Con fatica, con passione e con una visione strategica. Per raggiungere i risultati spesso bisogna assumere tutti e tre le prospettive contemporaneamente. L’impegno e la creatività devono essere coordinati in un piano completo, che tenga conto degli obbiettivi da raggiungere in un periodo di almeno 12 mesi.

Maggiore consapevolezza delle conseguenze del proprio lavoro

La visione d’insieme della filosofia zen si ripercuote anche sul rapporto con le risorse a nostra disposizione, e su quello che il nostro lavoro può significare in termini di risorsa per le altre persone. Più che guardare al mondo del web ponendosi l’interrogativo “cosa può offrirmi?” bisognerebbe ragionare su termini di maggiore condivisione. Quindi la domanda vera dovrebbe essere “qual è il mio contributo?”.

– Leggi anche ‘E-commerce: come convertire un blog in un efficace strumento di vendita’

Gli addetti del marketing indossano numerosi indumenti. Creano annunci pubblicitari, eseguono test A/B, ottimizzano le strategie con le parole chiave migliori e implementano la gestione dei contenuti. Ma se non parliamo del significato di queste attività, e non si ragiona sui cambiamenti che possono portare nella testa delle persone, non rendiamo giustizia alla loro importanza.

Prova a spostare il tuo limite creativo

Rimuovere i limiti artificiali della nostra immaginazione è uno dei punti cardini della filosofia zen. “Il vero segno dell’intelligenza non è la conoscenza, ma l’immaginazione” diceva Einstein. Il limite creativo è il peggior nemico del marketing. Bisogna ragionare dimenticandosi della fattibilità delle nostre idee, scordandoci le scadenze e chiedendosi: Cosa potresti creare se non ci fosse nulla da creare? Nessun post giornaliero sul blog o su Facebook, nessuna newsletter settimanale, nessun rapporto mensile, nessun evento annuale del cliente?

Se avessi la possibilità di eliminare anche i limiti fisici e non solo quelli temporali, cosa creeresti? Quale sarebbe la strategia perfetta per il tuo obbiettivo di business?

Bisogna spingersi costantemente verso un metodo di elaborazione dei contenuti che non si pone limite creativo. Un ritorno alla semplicità di pensiero del tavolo da disegno della scuola materna, perché è proprio la libertà d’immaginazione il carburante della comunicazione.

Contenuti popolari o sostanziali: perché scegliere?

Spesso si discute sulle scelte che un’agenzia può fare sulla qualità dei contenuti. C’è chi preferisce contenuti popolari, caratterizzati dalla facilità di lettura, dalla grande condivisione e capace di generare numeri in termini di traffico. Altri invece basano il proprio modello comunicativo su una certa sostanzialità dei contenuti, che non punti ai grandi numeri, ma piuttosto alla sicurezza di fornire qualità contenutistica.

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A noi sorge una domanda tanto semplice da sembrare banale: perché non fornire contenuti in grado di comunicare informazioni di qualità, ma che riescono anche ad essere popolari, piacevoli e di facile accesso? Per apprezzare i contenuti sostanziali spesso non basta la qualità, ma serve una semplicità espositiva in grado di rendere leggibili dei contenuti che rimarrebbero altrimenti fruibili per pochi. Serve quindi un contenitore formale in grado di trasformare i contenuti da sostanziali a popolari.

Mettiti in gioco e si pronto a rivalutare la tua posizione aziendale

Eliminare i limiti mentali non è un lavoro semplice, spesso se in gioco c’è anche la visione di noi stessi. Ma la filosofia zen implica anche la disponibilità a rivedere l’immagine che abbiamo della nostra persona, mettendosi in gioco e valutando nuovi comportamenti, punti di vista e opinioni. Lo stesso Freud affermava che dentro di noi convivono in maniera equilibrata (o almeno lo si spera) più personalità.

Assumere un nuovo punto di vista può essere un momento di crescita non solo per noi, ma per tutta l’azienda. Ci può aiutare a concepire un elemento di marketing basandoci non solo sul nostro punto di vista, ma adottando una prospettiva più complessiva.

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