Per anni, mentre scalava i vertici della vendita al dettaglio online, Amazon ha costruito silenziosamente un business attorno agli annunci pubblicitari, generando un giro d’affari che già da quest’anno potrebbe influire considerevolmente sul bilancio della società.
Il potenziale di Amazon sembra essere sconfinato, e l’utilizzo che ne fanno gli stessi utenti ormai va ben oltre quello di una semplice piattaforma e-commerce: sempre più consumatori usano Amazon come un motore di ricerca per i prodotti, e quasi un utente su due utilizza il portale ancor prima di Google per le proprie ricerche sugli acquisti.
Una delle conseguenze principali è che molte aziende iniziano a utilizzare Amazon come piattaforma per pubblicizzare i propri prodotti. Tra queste aziende ci sono anche grandi brand, come L’Oréal, che ora sta utilizzando un po’ del proprio budget pubblicitario sulla piattaforma per capitalizzare il fatto che più di un terzo delle ricerche sui prodotti di bellezza viene compiuta su Amazon.
l’Oréal non si aspetta necessariamente che gli annunci pubblicitari generino vendite nell’immediato futuro. Nick Buckley, direttore digitale di l’Oreal, non crede che le vendite siano al momento l’obbiettivo principale di queste campagne: “Stiamo notando che le persone inizialmente vanno su Amazon per trovare informazioni su un prodotto, per poi andare su YouTube, dove possono vedere la loro applicazione. Solo dopo vanno su Google per confrontare lo stesso prodotto con altri. Al momento Amazon è solo una piattaforma e-commerce, ma crediamo che possa diventare qualcosa di più“.
Le PMI devono ancora apprendere lo strumento
Mentre grandi brand come L’Oréal abbracciano la pubblicità su Amazon, alcune piccole e medie imprese che pubblicizzano attraverso il canale del gigante della vendita al dettaglio stanno lottando per capitalizzare tutti gli investimenti compiuti.
Infatti, secondo lo studio recentemente pubblicato dall’agenzia di ricerca marketing NetElixir, il 40% delle PMI che investono in pubblicità digitale su Amazon dicono che queste sono inefficaci.
Il 23,7% degli intervistati hanno dichiarato che i loro annunci su Amazon presentano una mancanza di know-how. Quasi un quarto (23,5%) hanno sottolineato la carenza di budget come motivo dell’insuccesso degli annunci. Il 20,7% ha espresso dubbi sulla soluzione offerta da Amazon Advertising e il 15,1% crede gli investimenti in termini di risorse non rendano in termini di ritorno economico.
Le previsioni di molte agenzie ed esperti di marketing rimangono ottimistiche. Amazon può sicuramente diventare “leader della pubblicità digitale”, ma deve sicuramente investire ancora molto per un servizio qualitativamente migliore e una consultazione strategica più efficace, in grado di formare efficientemente le aziende su come utilizzare le sue offerte a pagamento. Dopo tutto non è molto differente da quanto avvenuto per Google e Facebook. Ci sono voluti anni prima che le aziende capissero come utilizzare al meglio i loro strumenti pubblicitari.
La buona notizia è che gli inserzionisti che vogliono investire in annunci su Amazon potrebbero beneficiare di un momento vantaggioso in termini di investimento, proprio come è avvenuto con la pubblicità su Google e Facebook, visto che c’è una domanda ancora abbastanza limitata.
Dato che il ritorno sull’investimento per la spesa digitale in annunci sulle piattaforme classiche come Google è in calo, gli inserzionisti sono obbligati ad esplorare nuovi canali pubblicitari e, nonostante i risultati al momento di poco conto, pochi sembrano essere promettenti come quello di Amazon.