I negozi e store fisici rimangono punto di riferimento anche per il commercio digitale

Mentre in America i negozi, i centri commerciali e gli store fisici stanno rapidamente abbassando definitivamente  le saracinesche, in Italia e in Europa i negozi fisici mantengono ancora una funzione importante, anche se il concetto stesso di “negozio” sta mutando notevolmente, da semplice punto vendita a centri di consegna per gli acquisti online. Infatti sono ancora tantissimi i giovani che preferiscono acquistare direttamente in negozio (circa il 60% dei ragazzi tra i 18 e i 24). Il 54% invece effettua acquisti online ma preferisce ritirare la merce negli store fisici. È chiaro che le percentuali diminuiscono per le fasce d’età più alte.

 

L’evoluzione del retailer

La vera sfida del settore sarà riuscire a combinare in maniera efficace in un unico ambiente la vendita tradizionale e la consegna delle vendite online. Questo presuppone anche un cambiamento di filosofia del retailer: gli store fisici devono diventare l’espressione stessa del brand. “Un luogo dove fare acquisti, un magazzino, un manifesto pubblicitario, un modo esclusivo per coinvolgere il consumatore e creare la domanda: questo è lo store offline oggi”. Così ha detto Maurizio Capobianco, Regional Vice President per l’Italia, la Spagna e il Portogallo di Salesforce Commerce Cloud, nel suo discorso allo “Shopper-first”.

 

L’analisi dei dati

È chiaro che diventa fondamentale il coinvolgimento della tecnologia non solo per dirigere i clienti verso l’acquisto, ma anche nella previsione delle tendenze, l’analisi dei dati e l’elaborazione di modelli precisi che indichino i possibili risultati delle strategie di marketing adottate. È indispensabile coinvolgere l’intelligenza artificiale al fine di ottimizzare al massimo tutte le conoscenze che si possono accumulare sul cliente e il prodotto, per cercare la connessione più efficace possibile.

Il mobile diventa protagonista

Proprio nel 2016 il Mobile ha superato il desktop non solo per il traffico complessivo, ma anche per gli acquisti online: nonostante il desktop rimanga il dispositivo preferenziale con cui concludere l’acquisto, la navigazione spesso comincia da mobile e passa sul desktop solo per concludere l’acquisto. Questo avviene nel 52% dei casi. Comunque l’incremento degli acquisti da mobile è stato dell’81% in un solo anno. Se rimanesse costante potremmo arrivare a superare il desktop entro il 2020. E cosi risulta chiaro come l’engagement passa necessariamente dall’ottimizzazione del mobile. Basti pensare che più del 50% degli utenti utilizza lo smartphone durante la visita in un negozio per confrontare prezzi, ricercare info sui prodotti ed offerte.

 

La vetrina dei negozi si sposta sui social

Si rivela sempre più importante la comunicazione social per i brand, ormai la vera vetrina per i prodotti dei retailer. Anche se non portano a delle vendite dirette, la comunicazione sui social è fondamentale per la brand awareness. Inoltre è il metodo migliore per comunicare al grande pubblico le novità sui prodotti, un canale diretto con i propri clienti. Non è un caso che sono sempre maggiori gli investimenti che le aziende dedicano alla comunicazione sui social.

 

Il futuro passa dalla personalizzazione e dall’innovazione

“I retailer devono essere in grado di offrire maggiori strumenti al consumatore, personalizzando al meglio l’esperienza e iniettando innovazione nella scoperta del prodotto” sottolinea Capobianco, presentando i due casi più rappresentativi della convention, Boggi e OVS. Il primo ha introdotto nei punti vendita fisici i tablet ai quali i clienti possono liberamente connettersi, con l’assistenza di un digital assistent, effettuare l’ordine e decidere dove farsi recapitare la merce, se nello stesso store, presso un’indirizzo di casa o di lavoro. Un’innovazione che ha significato per il Brand un incremento del 2.5 % del fatturato. Grazie anche alle innovazioni online, con una serie di servizi aggiuntivi (come Click&Collect e Reserve in Store), il fatturato digitale dell’azienda ha visto un aumento del 25%. La Magic Fitting Rooms di Ovs invece permette ai clienti grazie alla realtà aumenta di provare i capi d’abbigliamento e potere scattare un selfie per ricevere pareri, oltre che la possibilità di acquistare i vestiti non immediatamente disponibili, ma che si trovano nei punti vendita più vicini.

Lettura interessante? Condividila con i tuoi contatti!

Iscriviti Ora



Acconsento ai trattamenti della privacy
×