Definirlo paroliere sembra quasi sminuirlo. Ok il principio a grandi linee è lo stesso ma visto che si utilizza uno smartphone per giocarci, è meglio chiamarlo con il suo nome: Ruzzle.
Gli ingredienti che lo rendono uno dei giochi più amati e abusati del momento ci sono tutti:
– La possibilità di effettuare sfide contro il tempo e contro un avversario che può essere non solo un amico, se si conosce il suo nick, ma anche un utente a caso pescato dalla rete.
– La possibilità di giocare in modo asincrono (una volta disputato un turno si aspetta che l’avversario faccia altrettanto per passare a quello successivo).
– La giocabilità pressocchè infinita data dalle griglie di parole sempre diverse.
– La possibilità di confrontarsi con gli amici di Facebook o i contatti di Twitter – registrandosi al gioco attraverso i rispettivi profili – e di vantarsi delle proprie vittorie anche con i propri amici virtuali.
Non a caso ogni giorno vengono giocate 40 milioni di partite in 10 lingue differenti. Ma che cosa si nasconde dietro al successo planetario di uno dei giochi più banali mai sviluppati per dispositivi iOS e Android?
Ruzzle ha fatto la comparsa su Appstore nel Marzo del 2012 e nel mese successivo sul Play Store di Google. Appena dopo un mese dal lancio ha raggiunto un milione di download e a inizio Dicembre 2012 il numero di persone che lo hanno installato nel proprio smartphone è arrivato a sei milioni.
E un mese dopo che cosa è successo? Il numero di utenti, impegnato a smanettare sul proprio cellulare per trovare più parole possibile di senso compiuto (più o meno) è arrivato a quota 11 milioni!
Perché? Che cosa ha provocato un balzo in avanti così improvviso?
L’azienda che ha creato il prodotto Ruzzle è la Mag Interactive, uno studio indipendente svedese che sviluppa applicazioni mobile, con sede a Stoccolma. Fondata nel 2010 da Daniel Hasselberg l’azienda, oggi, conta 10 dipendenti che hanno realizzato in tutto 10 applicazioni per clienti esterni più due applicazioni per se stessi.
Nonostante il gioco avesse raggiunto un elevato grado di notorietà appena dopo un mese dal lancio, il grandissimo successo che ha avuto negli ultimi mesi ha lasciato di stucco persino lo stesso Hasselberg. Nemmeno lui, infatti, è in grado di dare una spiegazione a questa impennata improvvisa al numero dei download; senza dubbio, però, i social hanno giocato un ruolo essenziale.
La decisione di puntare sempre di più sull’integrazione del gioco con Facebook e Twitter ha sicuramente portato i risultati sperati. Più o meno a metà dicembre sono stati pubblicati molti messaggi su Twitter, negli Stati Uniti, accompagnati dal tag “#ruzzle” e da quel momento in poi i download hanno cominciato ad aumentare in maniera esponenziale.
Cosa ne sarà adesso della Mag Interactive? Se guardiamo all’esempio di Rovio, dietro cui si cela il successo planetario di un gioco come Angry Birds, notiamo come, dopo il boom di questo titolo, tutti gli sforzi dell’azienda si sono concentrati su di esso, apportando sempre più modifiche e creando differenti versioni tematiche dello stesso.
“Dopo il successo iniziale dello scorso anno abbiamo deciso di focalizzarci al 100% nello sviluppo di giochi sociali” ha affermato Hasselberg, confermando la volontà dell’azienda di intraprendere la stessa strada di Rovio e applicare la stessa strategia utilizzata per Ruzzle, anche ad altri giochi.
Riguardo la possibilità che l’azienda venga venduto, invece, ha smentito categoricamente; non ha nessuna intenzione di venderla.
La Mag Interactive sta lavorando ad altri giochi sulla stessa linea di Ruzzle; anche se non sono state fornite date specifiche sul loro lancio, quasi sicuramente vedranno la luce entro l’anno almeno due nuovi giochi.
Esistono dei trucchi più o meno leciti per vincere.
Partiamo da quelli leciti:
- Partite sempre dalle lettere bonus e, quando il tempo sta per scadere, racimolate gli ultimi punti con le parole più brevi e facili da trovare (come gli articoli: “il”, “la”…).
- Verificate che sia possibile riciclare una parola, declinandola al femminile o al plurale.
- Provate a declinare un verbo per tempo e persone.
- Provate a allungare una parola in una parola composta.
- Acquistando la versione a pagamento di Ruzzle, dopo aver giocato, vi mostrerà tutte le parole che avreste potuto trovare e non avete trovato: è un ottimo allenamento.
Riguardo invece i trucchi illeciti…abbiamo deciso di non dirveli…non ci sarebbe gusto a vincere così.