Elezioni Usa 2016: analisi sull’uso del digital marketing in campagna elettorale

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Il giorno delle elezioni americane si avvicina e milioni di elettori si preparano per votare il loro nuovo presidente. Oltre ai risvolti politici, per noi è affascinante analizzare quali strategie mediatiche sono state utilizzate fino ad oggi, soprattutto per convincere gli ultimi indecisi.

Nei mesi passati, entrambe le campagne elettorali hanno puntato molto sul digital per rafforzare il bacino elettorale. Su consiglio di digital strategist esperti, entrambi i partiti hanno fatto grandi investimenti nella comunicazione online, compresi social e digital adv. Per capire meglio di cosa stiamo parlando diamo  uno sguardo ai numeri di entrambi i candidati e agli investimenti che hanno fatto.

 

Campagna Clinton e investimenti digital

La campagna Clinton ha investito $32 M in prodotti media, quasi tre volte tanto la cifra spesa da Trump. Una somma impiegata in gran parte per i Priorities USA Action, il super PAC (Political action committee) dei sostenitori della Clinton. Per favorire il consenso dei più giovani, legati fortemente al presidente Obama e al democratico Bernie Sanders, la Clinton ha attivato un account su Snapchat, Vite, e Instagram. Infatti, la maggior parte del budget per i media è stato impiegato per conquistare il sostegno dei “millennial voters”, considerati dalla candidata uno step importante nella corsa alla Casa Bianca.

 

Campagna Trump e web advertising

Cifre inferiori si registrano per la campagna di Trump, con un investimento di $8M in pubblicità online. L’obiettivo numero uno per il candidato repubblicano è rimasto l’aumento della portata dei suoi messaggi trasmessi sul web grazie all’advertising. Questa strategia si coniuga con la risonanza ottenuta da Tramp in questi mesi in tv e sui social: la sua personalità pungente e la frequente esposizione mediatica legata ai commenti controversi che lo riguardano, hanno reso Trump un vero proprio brand e una calamita per magazine e giornalisti a caccia di news.  In questa battaglia all’ultimo consenso, Giles-Parscale è l’uomo di fiducia scelto da Trump per gestire le digital strategies dei repubblicani, benché la sua agenzia sia alla prima esperienza politica in una campagna elettorale.  

 

Digital Trump o Digital Clinton?

Un recente articolo pubblicato su Scientific American evidenzia come la campagna Clinton tragga ispirazione dalla strategie mediatiche utilizzate dal team di Obama durante le elezioni del 2012, concentrandosi soprattutto sulla ricerca di strategie per targeting. Basterà questo per assicurarle lo stesso successo avuto da Obama? I candidati che avranno avuto la migliore gestione della spesa nel digital riusciranno ad avere la meglio e guadagnare un largo vantaggio? Secondo Flite Political Suite sarà così. Flite Political Suite è lo strumento made in USA per eccellenza, che permette di creare campagne pubblicitarie a fini elettorali, basate su dati altamente personalizzabili. Grazie a questo tool è possibile produrre e divulgare contenuti altamente coinvolgenti e realizzati per generare conversioni come iscrizioni, donazioni, sondaggi per argomento e tanto altro.

 

 

Per scoprire quale strategia di comunicazione è stata maggiormente efficace per vincere le presidenziali 2016, non ci resta che aspettare l’8 novembre.

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