I millennial e il mobile advertising

La ricerca “Mobile & Me – ridefinite le opportunità per i brand” realizzata da Quantcast mette ancora una volta sotto gli occhi dei riflettori i millenials, evidenziando come quanto non siano indifferenti alla pubblicità che arriva direttamente sul loro inseparabile smartphone.

Ben il 64% dei consumatori intervistati è stato influenzato all’acquisto da annunci pubblicitari ricevuti su smartphone – cifra che sale all’80% tra i millennial.

Se gli annunci pubblicitari sono personalizzati e rilevanti, inoltre,  il 43% afferma di essere più favorevole a comprare da una realtà che invia pubblicità rilevante sullo smartphone.

“Sappiamo che il mobile advertising è efficace quando il messaggio viene consegnato nel giusto contesto ed è rilevante – e spinge al brand engagement. Il report rivela il gap tra le pubblicità inviate al consumatore e le loro alte aspettative nei confronti degli investitori”, ha commentato Ilaria Zampori, General Manager per l’Italia di Quantcast. “Il comportamento dei consumatori su mobile si è evoluto. Il 45% dei millennial usa i dispostivi mobili per fare acquisti durante il tempo libero, ha grandi aspettative sulle campagne pubblicitarie su mobile e giustamente chiede più rilevanza e creatività agli investitori e ai brand”.

Sono molto interessanti anche i dati che riguardano ciò che i millenial percepiscono come negativo e disturbante che emergono dall’analisi. Per esempio, quando non si soddisfano le aspettative dei consumatori questi si sentono disturbati nella loro intimità e nel tempo che dedicano a se stessi. La mancanza di rilevanza per i consumatori ha un impatto negativo sulla percezione del brand. Il 51% dei consumatori considera la pubblicità su smartphone più invasiva rispetto a quella su pc o tablet.

Questi dati, per esempio, dovrebbero essere utilizzati per studiare campagne pubblicitarie qualitative unico vero e proprio contrasto all’ascesa dell’ad blocking.

A conferma di questo un dato su tutti: se il messaggio pubblicitario su mobile incontra le aspettative, il brand acquista maggiore autorevolezza e consenso.

A tutti questi dati fa da sfondo, purtroppo, un elemento non troppo positivo. Il boom nell’utilizzo degli smartphone, in Italia, è dovuto anche all’annoso problema della lentezza della rete ed è proprio la scarsità di infrastrutture tradizionali a spingere gli italiani a utilizzare i dispositivi mobile. Nel nostro Paese, infatti, solo il 68% degli utenti internet adulti usa una connessione fissa in banda larga per accedere a Internet, contro il 79% dei britannici e l’84% dei francesi.

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