La notizia in rete circolava da diversi giorni, supportata dall’ufficializzazione da parte dell’azienda svedese, della nomina di Veronica Diquattro, ex Google, come responsabile del mercato italiano.
Oggi è arrivata la conferma: il servizio sarà lanciato in contemporanea con l’apertura del Festival di Sanremo.
Uno degli eventi più tradizionali della musica sposa uno degli ultimi ritrovati in fatto di musica digitale.
Attraverso Spotify si possono ascoltare, in maniera del tutto legale, oltre 20 milioni di brani di major discografiche (da Sony a Emi, da Warner Music Group a Universal) ed etichette indipendenti in streaming su computer, smartphone e tablet.
Spotify, nato nel 2008, è attivo da diverso tempo in 17 Paesi e conta oltre 5 milioni di abbonati. Dopo Gran Bretagna, Francia, Germania, ma anche dopo Spagna e Austria arriva finalmente in Italia.
La strategia di espansione del servizio di streaming di musica digitale svedese è stata estremamente mirata. Basti pensare che lo sbarco negli Usa di Spotify è avvenuto solo nel 2011.
In Italia dovrà vedersela con un altro servizio di streaming musicale a pagamento, il francese Deezer, (attivo da circa un anno nel nostro paese) che invece ha sviluppato un diverso modello di business: concentrarsi su mercati specifici, e cercare forte penetrazione in questi – rimanendo fuori da quelli più affollati, come gli Stati Uniti.
Martedì 12 Febbraio, quindi, quando si alzerà il sipario sul festival più famoso d’Italia, le tracce dei nuovi dischi degli artisti in gara si potranno ascoltare in anteprima, in esclusiva su Spotify.