Aziende, ecommerce e social media: un fenomeno in crescita

Il 6 Novembre 2007 Facebook lanciava le proprie “Pagine”. Da allora le principali aziende hanno iniziato ad affermare su tutti i social a disposizione la propria presenza che si è rivelata, fin da subito, inarrestabile.

Facebook è il social network favorito dalle aziende tanto da essere considerato efficace o molto efficace dalla maggior parte di esse.

Se pensate però che nella classifica dei canali ritenuti migliori il secondo posto sia occupato da Youtube, vi state sbagliando, è infatti Instagram con il suo 37% a vincere la medaglia d’argento e a determinare un’inversione di rotta rispetto al 2016 quando il tubo catodico virtuale totalizzava una percentuale di gradimento quasi pari a quello di Instagram nel 2017.

Seguono Linkedin, Twitter e We Chat, censito per la prima volta quest’anno e ritenuto efficace dal 6% delle aziende; è presente anche Snapchat che non riesce però ad affermarsi e si stabilizza ad un 3% di gradimento.

Instagram, Snapchat e l’influencer marketing

Dopo l’acquisizione da parte di Facebook e con oltre 600 milioni di utenti nel mondo, Instagram rappresenta oggi il social media con la più rapida crescita degli ultimi anni.

Tale fenomeno è stato sicuramente favorito dallo sviluppo tra le sue pagine del cosiddetto influencer marketing con cui instagrammers come Chiara Ferragni hanno trasformato la propria passione in un successo mondiale. E così in Italia come negli Stati Uniti grandi marchi come H&M, Adidas e Toyota, per citarne alcuni, collaborano con i propri Instagram influencer per raggiungere il proprio pubblico.

Le aziende attualmente spendono circa un miliardo di dollari l’anno per sfruttare tali logiche commerciali ma si stima che tale valore possa raggiungere i 2 miliardi di dollari l’anno entro il 2019.

Il principale competitor di Instagram attualmente è rappresentato da Snapchat che conta ad oggi 158 milioni di utenti attivi ogni giorno e 2,5 miliardi di “snaps” al giorno. Anch’esso viene utilizzato per l’influencer marketing ma la sua feature di maggior successo risulta sicuramente la “story”; basti pensare che la Snapchat Story di maggior successo per Nike è stata visualizzata da un totale di 66mila utenti mentre la prima Instagram Story per lo stesso brand ha totalizzato 800 mila visualizzazioni in 24 ore.

WeChat e il caso Cartier

In Italia non rappresenta un social network particolarmente diffuso ma WeChat è già tenuto in considerazione da brand del calibro di Cartier. Quest’ultimo, che proprio nello shop WeChat distribuisce circa 60 prodotti, in occasione di San Valentino ha venduto 150 “Love Bracelet” in oro rosa grazie alla app. La campagna prevedeva la consegna dei primi 88 ordini da parte di “Cartier boys” in giacca rossa e mazzo di fiori freschi in 18 città della Cina ed ha riscosso grandissimo successo: il prodotto è stato infatti esaurito in pochi giorni.

Rimanendo in ambito luxury è importante ricordare che anche Bulgari utilizza WeChat per lanciare alcune flash sales e prevalentemente per il marketing e l’interazione con i clienti.

Ma è davvero così complesso valutare l’efficacia dei canali social in termini di ritorno sull’investimento? La risposta è senza dubbio affermativa. Secondo le ricerche il 41% delle aziende ritiene l’analisi difficile e soltanto il 33% del campione analizzato si dice soddisfatto di come le attività social abbiano contribuito efficacemente ad un incremento delle vendite.

Ci aspettiamo tuttavia un’inversione di rotta nel trend dal momento che è stato rilevato un miglioramento continuo e costante nel rapporto tra attività su social e ritorno sull’investimento.

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