Il social di Mountain View festeggia 3 anni: come è diventato Google Plus nel 2014

compleanno google

Google Plus ha compiuto 3 anni, ma da Mountain View hanno preferito non fare le cose in grande per festeggiare questo traguardo, non poi così tanto scontato.

Ma per cosa viene ricordato in questi primi 3 anni di vita? Nonostante i periodi non sempre rosei, le critiche e le prime difficoltà da parte degli utenti, possiamo dire che di strada ne ha fatta da quando è nato sotto forma di versione BETA privata.

Fra le tante critiche però, forse la più frequente e la più difficile da superare è stata il lungo paragone con Facebook. Dopo questi 3 anni potrà dire di essersi finalmente liberato di questo peso?

Se si guardano le cifre, possiamo affermare che il continuo incremento degli iscritti può essere considerata una conferma che qualcosa in effetti è cambiato e in questi anni il team di Google è riuscito ad apportare le giuste modifiche per dare un’anima propria al social network.

Uno dei motivi che ha rallentato il suo decollo è stato il tipo di percezione degli utenti: pensavano di avere davanti un social network tradizionale, dove pubblicare i propri fatti di vita quotidiana, ma ben presto si sono accorti che era molto più complesso di così.

Cos’è e cosa non è Google Plus nel 2014?

Google Plus è molto di più di una semplice piattaforma social:

  • Il nume utente e la password sono un incrocio di dati che ti identificano attraverso un diverso numero di prodotti correlati  Google .
  • Il tuo profilo è un luogo dove interagisci con gli amici, ma senza limiti creativi e dove poter aderire a delle cerchie di utenti che non sono tuoi amici ma con cui condividi degli interessi specifici.

Tale complessità non è stata percepita subito dagli utenti, anche (e soprattutto) per il taglio che da Mountain View avevano deciso per il primo lancio promozionale:

Condividi quello che conta che le persone che contano di più.

Davanti a uno slogan del genere, un confronto con Facebook era inevitabile.

In realtà Google Plus non rispecchia per niente la logica del diario di Facebook, non è un luogo dove condividere la propria vita quotidiana con amici che si conoscono prima di tutto off line. Google Plus è più un luogo in divenire e il social dove sono gli interessi degli utenti i protagonisti e non gli utenti stessi. E’ più un posto dove coltivare le proprie passioni o il proprio mestiere, crescendo grazie all’incontro con iscritti che condividono lo stesso percorso (o meglio la stessa cerchia) e con cui scambiarsi opinioni, critiche e consigli.

Dal punto di vista pratico poi si propone come un collante tra tutti i servizi Google:

  1. Serve un account G+ per poter commentare i video su YouTube
  2. Si può usare il profilo google per registrarsi su siti terzi
  3. Si può scrivere direttamente su Gmail
  4. Si possono usare gli Hangout per video conferenza aziendali
  5. Si sfrutta Google Local per scoprire un luogo di ritrovo

Oggi Google Plus è più un “prodotto generico” che un prodotto sociale.

A differenza di Facebook, dove la logica social è sempre stata manifesta, Google non ha ancora preso una vera posizione in questo senso o per lo meno è in ritardo.

D’altra parte il settore social in senso stretto non è mai stata una prerogativa di Google, che invece sta concentrando le sue attenzioni su tanti altri progetti più di carattere tecnologico e con un impatto più incisivo nella vita quotidiana delle persone. Basta pensare all’automobile o ai Google Glasses. I suoi milioni di iscritti al mondo Google li ha comunque, al di là di avere una piattaforma social di grande successo o meno.

Forse la caratteristica social semplicemente non fa parte (per scelta) dell’identità di Google o almeno non vuole essere la parte dominante nei suoi primi 3 anni di vita.

Una cosa di certo non è cambiata dopo 3 anni: Google Plus o si ama o si odia anche nel 2014. 

 

 

 

 

 

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