Facebook asseconda i nuovi trend: ecco “Deals”

Il mese scorso ci eravamo riservati di parlare di Facebook Places appena se ne fosse saputo qualcosa di più. Abbiamo fatto bene, perché proprio qualche giorno fa sono state aggiunte sostanziali novità.

Facebook Places

Ma torniamo per prima cosa su Places: di che cosa si tratta?

Nell’ultimo periodo hanno avuto grande diffusione e successo i nuovi social network basati sulla geolocalizzazione, primo fra tutti FourSquare, ma con un grande seguito anche per Gowalla e Brightkite. La possibilità di proporre status localizzati sembra piacere agli utenti, che negli USA ne sono stati subito conquistati, e la tendenza pian piano si è spostata anche in Italia.

Ovviamente il collosso dei Social Network non poteva ignorare un trend di queste proporzioni, e dunque ad agosto ha lanciato il proprio strumento di geolocalizzazione: Places, appunto.

Per un primo periodo, durato sino a pochi giorni fa, le funzionalità disponibili erano legate alla pura geolocalizzazione:

  • localizzare da GPS la posizione dell’utente;
  • offrire una lista di luoghi, attività, negozi vicini a quella determinata posizione e dare la possibilità di check-in;
  • permettere all’utente di postare assieme al check-in uno status o un’immagine scattata e di taggare gli amici presenti assieme a lui nello stesso luogo;
  • possibilità di vedere quali altri amici di Facebook sono presenti nello stesso luogo al momento del check-in.

Viene immediato il parallelo con FourSquare, ma con un problema di privacy più esteso se teniamo conto della diffusione di Facebook. Per questo, appena resa disponibile la nuova funzione, le impostazioni della privacy del proprio profilo hanno visto apparire una parte dedicata nella quale scegliere se dare il via libera ad amici per essere taggati tramite Places, se comparire nelle ricerche delle persone presenti in un determinato luogo, a chi far vedere i propri check-in.

Ma perché utilizzarlo? Perché rischiare di perdere una buona dose della propria privacy magari solo per taggarsi in un luogo assieme ad un amico?

La domanda è lecita: in FourSquare è presente una componente di gioco che porta a competere per acquisire dei “Badge” (una sorta di medaglie collezionabili legate ad eventi e luoghi) e che prevede gli “Specials”, promozioni da parte di catene e negozi per gli utenti che fanno check-in da loro o che diventano mayor del loro spazio sul network; in questo modo gli utenti sono continuamente invogliati ad allungare la lista dei check-in in modo divertente ed a volte anche conveniente.

Facebook “Deals”

Proprio per lo stesso motivo è nato Facebook “Deals”, annunciato il 4 novembre in conferenza stampa da Zuckenberg, che lancia la possibilità per gli utenti di vincere premi (sconti, promozioni, regali) legati al check-in nei vari luoghi.

Il funzionamento ricalca quello di FourSquare: quelli che su questo erano chiamati “Specials” su Facebook sono divenuti “Deals” (“affari”).

I proprietari di un’attività inserita su Facebook Places possono reclamarne la gestione tramite un apposito link, acquisendo così l’accesso ad un pannello di funzioni avanzate: è proprio da questo spazio che si potranno gestire i deals.

Ne esistono di quattro diverse tipologie:

  1. Individual Deal: è un premio che si riceve al check-in fatto individualmente;
  2. Friend Deal: il premio si riceve facendo check-in assieme ad altri amici e taggandoli, la logica è quella dell’acquisto di gruppo;
  3. Loyalty Deal: si ottiene un premio fedeltà effettuando il check-in più volte nello stesso luogo. Questo è il più simile agli special di FourSquare e segue la logica delle fidelity cards;
  4. Charity Deal: sono iniziative legate alla beneficenza, nelle quali un negozio, un’attività, un brand o un’associazione si impegnano a donare una cifra a favore di una buona causa per ogni check-in effettuato da loro.

Esattamente come per FourSquare, l’applicazione al business di questo nuovo strumento può essere molto interessante, con l’aggiunta però in questo caso di una bacino d’utenza già attivo e ben consolidato ed un conseguente passaparola potenzialmente illimitato.

Non rimane che provare le nuove funzionalità ed applicarle alla nostra attività, cosa stiamo aspettando?

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