In casa Instagram è tempo di bilanci. A distanza di 6 mesi dal lancio delle Stories – il servizio di condivisione video/immagine a tempo in stile Snapchat – è giunto il momento di tracciare un primo confronto tra i due colossi del digital.
Dall’agosto dello scorso anno, le Instagram Stories sono state integrate con un sacco di chicche e funzionalità per la felicità dei suoi utenti: tra le più apprezzate, sono arrivate dirette live, tag, link, boomerang, sticker e roll-out per gli ads. Integrazioni che con il passare del tempo le hanno permesso di arrivare alla quota di 150 milioni di follower giornalieri. In pratica, lo stesso numero di utenti presenti su Snapchat.
Dopo tutto è stato lo stesso CEO di Instagram, Kevin Systrom, ad ammettere il ruolo fondamentale avuto dal competitor. Alla società di Bobby Murphy ed Evan Spiegel si deve il merito di aver introdotto un format adattabile a qualsiasi tipo di app e replicabile un po’ ovunque (vedi il recente annuncio di Facebook Stories, o l’esperimento social dell’app di dating Bumble).
A mesi dall’uscita, è dunque lecito chiedersi quale impatto abbiano avuto le Instagram Stories sull’ormai rivale Snapchat. Anche perché, mentre il primo sforna numeri a ripetizione, per Snapchat non si conoscono dati ufficiali dal lontano giugno 2016 (soprattutto dopo il promettente debutto in borsa da +47% per azione di qualche giorno fa e il successivo crollo improvviso).
Un’interessante analisi dell’autorevole testata online TechCrunch non sembra lasciare molti dubbi a riguardo: a quanto risulta, le Instagram Stories stanno rubando parecchio terreno alle Snapchat Stories, con ovvie conseguenze sull’utilizzo generale dei due social.
Da questa analisi (che prende in considerazione l’opinione di varie celebrities e influencers) emergerebbe addirittura un netto passo indietro nell’uso di Snapchat. Più precisamente, secondo i dati Delmondo, si parlerebbe di un drastico calo tra il 15 e il 40% in termini di visualizzazioni. Inoltre, secondo l’autorevole testata di influencer marketing TheAmplify, ci sarebbe una differenza del 28% tra l’open rate delle Snapchat Stories e quelle di Instagram,
E quindi? Cosa dobbiamo aspettarci dall’azienda del fantasmino giallo nei prossimi mesi? Cambi di rotta o strategie in linea con quelle già viste? I vertici di SnapChat continueranno a ignorare il coinvolgimento di influencer, puntando semplicemente sul fortissimo appoggio dei giovanissimi o cambieranno target? E con il formato Stories come andrà a finire? Per gli addetti ai lavori uno dei punti più deboli da raddrizzare riguarda il focus della società, ancora poco chiaro e, ultimamente, meno concentrato sulla parte social. Inoltre, sempre TechCrunch sostiene che ci siano in corso delle trattative per l’acquisizione di Twitter, In ogni caso, il futuro è ancora tutto da disegnare.