Responsive Web Design: il futuro mobile del tuo sito

Se già in precedenza il design di un sito web ci metteva di fronte a problematiche tecniche legate alle dimensioni del layout, che doveva tenere conto della fruibilità da parte di utenti con diverse risoluzioni dello schermo, con l’avvento e la diffusione della navigazione da mobile questo è diventato un punto principale della progettazione.

Ad oggi praticamente ogni nuovo cliente richiede una versione mobile del proprio sito web, e bisogna essere sicuri che il contenuto sia adeguato a tutte le risoluzioni: così ci si ritrova a realizzarne una versione per iPhone, una per iPad, una per Blackberry, un’altra per Android…e così via. Si rischia di protrarre i lavori all’infinito per riuscire a far sì che le soluzioni sviluppate siano adatte al gran numero di piattaforme sul mercato.
Inoltre per molti siti web, l’opzione di creare diversi layout tanti quanti sono i devices dai quali gli utenti potrebbero accedervi sarebbe impossibile o almeno poco pratico. Dunque come si può fare a risolvere questa situazione?
La risposta ha un nome: Responsive Web Design.

Responsive Web Design: di cosa si tratta

Il Responsive Design, o Design Reattivo, è una tecnica della quale si è iniziato a parlare dal Maggio 2010: il termine è stato coniato da Ethan Marcotte nel suo articolo che trovate qui.
Il Responsive Web Design è un approccio alla progettazione dei siti web che prevede che design e sviluppo seguano le abitudini degli utenti basate su orientamento e misura dello schermo e piattaforma di utilizzo. Esso consiste in un mix di layout ed immagini flessibili, dati da un uso intelligente dei CSS. In questo modo il sito web avrà la capacità di adattarsi automaticamente alle diverse misure degli schermi dei devices dai quali l’utente effettuerà l’accesso.

I fattori per far sì che il vostro sito web sia responsive sono principalmente tre:
1. una griglia layout flessibile che si adatti in proporzione a tutte le misure degli schermi;
2. le media queries, ovvero queries che verificano la larghezza minima del display del device dal quale viene effettuato l’accesso;
3. CSS mirati per l’adattamento del layout.

Il Responsive Design porta con sé una vera e propria rivoluzione per ciò che riguarda la progettazione: da una parte toglie le problematiche relative alla creazione di infinite versioni dei siti web, dall’altra fa sì che già in fase creativa si tenda a decidere quali siano gli elementi che possano far parte della pagina, e quali invece siano quelli dei quali possiamo e dobbiamo fare a meno perché tendenzialmente ridondanti e scomodi alla visualizzazione.

Conviene avere un sito responsive?

Mentre possono esserci dei dubbi sul tramutare un sito web già esistente in un sito responsive a causa delle grandi modifiche da fare e dei rispettivi costi, la risposta alla domanda in caso di nuovo progetto di comunicazione online è “assolutamente sì”.
Si spendono molte parole, energie e risorse in web marketing e pubblicità per la propria attività, ma spesso non si tiene conto di questo nuovo trend che riguarda le visite al proprio sito. E’ sbagliato per una motivazione principale: se gli utenti non possono visualizzare al meglio i nostri contenuti, semplicemente non torneranno ai nostri spazi. Poiché la navigazione da mobile è un trend in continua e vertiginosa crescita, non tenere conto di tutti i possibili fruitori del nostro lavoro da mobile devices è un’azione di una leggerezza davvero pericolosa per il nostro lavoro.
I dati, inoltre, parlano chiaro: il web designer americano Rob Cubbon, per esempio, ha pubblicato i dati di crescita di un sito in precedenza normalmente fruibile ed in seguito tramutato in responsive: la crescita avuta è stata davvero sensibile.
Sul suo blog troviamo anche un comodo free tool per misurare la responsiveness del vostro sito:Studiopress

Pensate possa essere la soluzione che fa al caso vostro? Contattateci per saperne di più!

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