Hai mai pensato di estendere il tuo e-commerce al di fuori dell’Unione Europea? E hai mai pensato di farlo puntando al business potenzialmente più grande del mondo?
Secondo i dati rilasciati dalla Camera di Commercio italiana in Cina, l’e-commerce registra dei numeri che in Europa per ora possiamo solo sognarci: più di 500 milioni di utenti web e 200 milioni di persone che fanno acquisti abitualmente online e un piano di sviluppo a sostegno della banda larga. Secondo gli ultimi dati, nel 2016 gli investimenti su internet supereranno quelli della tv, con una crescita del 7% annua.
Scegliere di vendere in Cina, significa potenzialmente raggiungere quasi la stessa popolazione dell’Unione Europea che attualmente conta circa 800 milioni di abitanti.
Quello che distingue veramente la Cina da un Paese europeo sono le abitudini degli utenti. In Cina comprare tutto online è la normalità, che si tratti dell’oggetto ricercato o quello di uso quotidiano. Per capire quanto la tendenza sia diffusa è sufficiente scoprire che in ogni azienda viene messa a disposizione una stanza adibita ai prodotti acquistati online dai dipendenti, che scelgono di farsi recapitare i loro acquisti durante l’orario di lavoro.
La popolarità dell’e-commerce è sicuramente incentivato da una popolazione più giovane e che quasi sempre trascorre un periodi di studi o di lavoro in occidente e desidera continuare a comprare prodotti o servizi di brand europei o americani. L’acquirente medio ha circa 30 anni e spende 90 euro al mese su 600 che ne guadagna.
Anche il servizio di spedizioni è organizzato in modo specifico per l’e-commerce: il tempo di recapito è al massimo di un solo giorno e se si tratta di abbigliamento il fattorino aspetta una conferma che gli abiti vadano bene, altrimenti effettua immediatamente il reso.
L’esperienza dell’e-commerce mobile
I cinesi acquistano e fanno ricerche soprattutto da smartphone o tablet, un uso e costume motivato dalla popolarità delle chat mobile. Gli utenti cinesi non mandano e-mail, ma usano le chat per reperire informazioni, chiedere parere ad altri utenti, confrontare con altri prodotti o fare domande direttamente al customer service o addirittura cercare di trattare il prezzo. Tutto deve essere rigorosamente in tempo reale, anche l’acquisto. Ecco perché le chat e perché un device mobile. Il motivo principale è la paura di cadere nella contraffazione, rischio che è effettivamente alto per prodotti che arrivano dall’altra parte del mondo, caratteristica che obbliga anche a strutturare il sito di e-commerce in maniera diversa da come si intende in Europa.
Come strutturare il tuo e-commerce per un target orientale
Dimenticati Google, elimina Amazon e scordati di E-bay. Qui non esiste nulla di tutto ciò, i giganti qui sono altri e si chiamano Baidu, Tmall e JingDong.
La soluzione ideale per un e-commerce europeo è quello di aprire uno shop monomarca in cinese che rifletta quelli del Paese d’origine. I motivi principali sono due:
1. Al cinese piace fare ricerche, non compra mai d’istinto e il saper raccontare il prodotto è fondamentale
2. La prima azione che compiono i cinesi quando devono comprare un prodotto europeo o americano è verificare se esiste un sito del Paese originale per essere sicuri che non si tratti di contraffazione
Le schede prodotto devono essere molto dettagliate:
1. Sono gradite descrizioni molto approfondite comprese di storia del brand, eventuali video e descrizione testuale di come sarà anche la confezione
2. Le foto devono riguardare tutto il prodotto, il suo contenitore e ogni tipo di dettaglio o accessorio
I giovani cinesi non hanno la tradizione dello shopping in loco, ma sono considerati nativi e-commerce e dedicano molto tempo alla navigazione: in media circa 165 minuti al mese contro i 75,9 minuti degli europei. Il 44% di loro è un “social digital shopper”, ovvero passare dai social è una tappa fondamentale per le decisioni d’acquisto. Ovviamente non si tratta dei classici social che conosciamo tutti, ma di social network cinesi, dove i consumatori possono confrontarsi con altri utenti e trovare le recensioni dei prodotti. Qui le discussioni vertono soprattutto sui prezzi, ma se il prodotto è di qualità o made in Italy allora conta di più la reputation del merchant e del prodotto. Infine, anche sui social la presenza dell’azienda deve essere coerente con quella che mostra sull’e-commerce cinese e sul sito istituzionale.
Se vuoi saperne di più sullo stato dell’e-commerce cinese leggi anche l’infografica e per sapere come struttura un e-commerce di successo visita la pagina dedicata sul nostro sito.