Il 90% dei consumatori si fida delle recensioni dei blogger.
Solo il 14% si fida della pubblicità tradizionale.
Per l’85% dei consumatori italiani il web è la fonte principale di informazione sui prodotti.
L’82% degli utenti partecipa direttamente alle “conversazioni” su Aziende e prodotti che si svolgono nel Web.
A proposito di Web Reputation: avete mai sentito parlare di “buzz”?
In inglese “buzz” significa “mormorio” ed in rete è il termine utilizzato per definire il diffondersi del passaparola tipico della comunicazione del Web 2.0: articoli, discorsi ed opinioni pubblicati su blog, social media, siti. Come ben sappiamo ogni frase scritta su internet può essere letta da milioni di persone e riproposta all’infinito tramite le opzioni di share; inutile spiegare come questo faccia diventare molto importante ogni singola menzione online della nostra azienda.
I buzz positivi e negativi espressi su di noi vanno a creare la nostra Web Reputation, ovvero l’insieme di ciò che in rete si dice sulla nostra azienda, i nostri prodotti, i nostri servizi.
Il web parla anche di voi
Per un’azienda il passaparola tra utenti è un potenziale enorme a livello di espansione pubblicitaria: bisogna sfruttare questa opportunità lavorando perché il buzz sul vostro prodotto divenga esponenziale e faccia la vostra fortuna.
Può succedere anche che si riceva un commento negativo, magari a causa di incomprensioni con clienti o problemi con i prodotti, a volte per azione più o meno ingenua delle imprese concorrenti o di nemici personali; in questo caso è fondamentale la tempestività nel venirne a conoscenza in modo da risolvere subito la situazione ed evitare che la notizia rimanga per troppo tempo incontrollata.
Per i consumatori di tutte le età internet è il canale preferito sul quale raccogliere informazioni su aziende e prodotti. In tal senso diventa molto importante tenere conto del cosiddetto “Infocommerce”, il processo per il quale l’utente cerca informazioni online su un prodotto al quale è interessato e se soddisfatto dalle opinioni degli altri utenti lo compra nel negozio. Non vi è mai capitato? Magari prima di comprare il vostro ultimo cellulare o il frigo nuovo una piccola ricerca l’avete fatta anche voi. Si tratta di un fenomeno in larga crescita: se nel 2003 il 55% degli utenti utilizzava questo metodo, nel 2008 si è passati al 71% (circa 13.215.000 utenti); solo l’anno scorso 39 milioni di internauti europei hanno rinunciato ad un acquisto a causa di commenti negativi trovati su web. La tendenza in Italia, dove la diffusione dell’e-commerce vero e proprio è ancora poco avanzata, è soprattutto quella di cercare online informazioni sui prodotti che poi si acquisteranno offline.
Si parla bene o si parla male?
Ora che sapete che potreste essere l’oggetto di un commento online vorrete sapere che cosa si dica su di voi, se sia positivo o negativo, se parlino meglio di voi o dei vostri concorrenti. Il web però è incredibilmente immenso e non basta una semplice ricerca sui motori per sapere tutto ciò che vien detto su di noi: i criteri sono davvero tanti (pensate a quante parole possono essere abbinate alla vostra azienda), i canali si moltiplicano di giorno in giorno ed anche la minima disattenzione potrebbe diventare un problema. Proprio per questo negli ultimi anni sono nate in tutto il mondo compagnie che si occupano esclusivamente di studiare e correggere la reputazione online di singoli e di aziende. D’altronde gli studi sulle tendenze future del web parlano chiaro: nei prossimi anni la reputazione online diverrà l’unico vero biglietto da visita, sia per le imprese che per le persone.
E se si parla male? Niente panico!
Utilizzare una corretta comunicazione
Limitare il danno di immagine
Può capitare che vi ritroviate un commento negativo in prima pagina nel motore di ricerca. Si può porre rimedio anche a questo.
Siete già andati a fare una ricerca sui motori?
Volete sentirvi più tranquilli?
Chiedeteci maggiori informazioni, saremo felici di aiutarvi: info@tlcws.com