Il content marketing è cambiato. Ecco tutto quello che dovete sapere

La maggior parte delle aziende che ha deciso di investire nel content marketing lo ha fatto, in principio, creando contenuti generici e non targettizzati. Adesso, con una diversa consapevolezza, queste stesse aziende stanno cercando di mappare lo scenario in cui operano inserendolo nel processo di acquisto del consumatore.

I marchi si sono resi conto, cioè, che l’approccio “una misura va bene per tutto” non è più sufficiente. Il contenuto fruito da un possibile consumatore deve necessariamente tenere conto della posizione in cui quest’ultimo si trova nel processo di acquisto.

Per esempio, se è nella fase in cui si sta sviluppando l’interesse per un determinato prodotto, all’utente potrebbe interessare un blog che parli di come risolvere determinati problemi che sta incontrando e perche la soluzione offerta dal tuo business sia migliore rispetto a quella di un competitor.

Il nuovo paradigma quindi è una strategia basata sulla conversione. Il contenuto non mappa solo lo specifico bisogno del consuamtore, basandosi sulla posizione in cui si trova nel processo di acquisto, ma deve esseresviluppato affinchè incentivi l’utente a muoversi nella fase successiva, arrivando fino all’acquisto.

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87% degli esperti di marketing generano contenuti (o lo faranno nei prossimi mesi) che mappano l’utente nel suo processo di acquisto.

Durante una ricerca condotta dall’agenzia Conductor è stato chiesto a 187 marketing manager, appartenenti sia alla sfera B2B sia a quella B2C e ad agenzie, chiarimenti circa il loro approccio nei confronti del processo di acqusito di un consumatore.

L’87% di loro ha confermato che producono contenuti in grado di muovere il consumatore all’interno del processo di acquisto o che hanno piani di svilupparlo nei prossimi 6 mesi. Hanno, quindi, compreso che è un necessario un passo in avanti.

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Il 92% di loro concordano sul fatto che misurare il progresso all’interno del processo di acquisto di un consumatore, è importante.

I marketing manager hanno capito che il modo di creare e targettizzare il contenuto si è evoluto. Hanno anche compreso che non è possibile creare contenuti senza misurare il loro impatto e se effettivamente questi portino l’utente allo stadio successivo del processo di acquisto.

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Prendi l’iniziativa per cambiare il tuo modello di approccio alla creazione di contenuti.

I dati ci dimostrano che il modello con cui vengono creati contenuti sta cambiando. Per cominciare a fare nostro questo modello potremmo partire da queste domande:

  • Chi è il mio pubblico?
  • Quali sono le sfide / desideri che lo spinge a cercare il mio prodotto?
  • Quali sono i problemi che stanno cercando di risolvere in ogni fase del suo processo di acquisto?

Se riuscite a rispondere a queste domande e a creare in base a queste risposte una strategia di content marketing vi accorgerete che i vostri utenti percorreranno piu velocmente il loro porceso di acquisto.

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