Gli assistenti vocali (o smart speaker) sono in crescita esponenziale e il loro ingresso nelle case sta cambiando radicalmente le abitudini dei consumatori. Secondo Canalys, azienda di ricerca ed analisi, il mercato degli assistenti vocali sarebbe cresciuto del 137% su base annua nel terzo trimestre del 2018, passando da 8,3 milioni di unità a ben 19,7 dello stesso trimestre dell’anno precedente. E il numero è destinato a salire, raggiungendo quota 225 milioni di unità entro il 2020. Insomma, un vero e proprio boom che impone alle aziende di tenere sottocchio questa tendenza ed iniziare a pensare seriamente di integrare questa opportunità nelle prossime strategie di marketing aziendale.
In questo articolo parliamo di:
- Dati sullo sviluppo del mercato degli assistenti vocali.
- Perché gli smart speaker piacciono così tanto agli utenti?
- Come gli smart speaker stanno trasformando il comportamento dei consumatori e perché rappresentano un’opportunità per le aziende?
Dati sullo sviluppo del mercato degli assistenti vocali.
Amazon, Google, Alibaba e Xiaomi: sono questi i 4 marchi che si dividono da soli oltre l’80% del mercato globale degli assistenti vocali. Il primo posto va ad Amazon e al suo assistente vocale Echo, che continua a tenere il primato anche nel terzo quadrimestre 2018, se pur con un incremento decisamente più basso rispetto a quello registrato da Google con il suo Google Home: 1,3% VS il 187% di Google.
Cavalcando il successo del suo Prime Day, nel terzo trimestre 2018 Amazon ha spedito ben 6,3 milioni di assistenti vocali Echo, strappando il primato a Google Home dopo due trimestri passati da secondo. Nello stesso trimestre, infatti, Google Home ha spedito 5,9 milioni di unità, piazzandosi quindi secondo. La battaglia Google Home – Amazon Echo è stata influenzata dalla crescita del 30% negli Stati Uniti, ma anche da altri mercati chiave, come Regno Unito, Canada e Australia. Alibaba ha mantenuto la sua posizione nella classifica mondiale con 2,2 milioni di unità spedite del suo assistente vocale Tmall Genie, raggiungendo la terza posizione.
La Cina, il secondo mercato più grande, ha visto entrare Baidu nel terzo trimestre, che ha minacciato seriamente il duopolio costituito da Alibaba e Xiaomi. Canalys in un precedente report aveva sottolineato il grande boom del mercato cinese, cresciuto appunto di 100 volte con 5,8 milioni di assistenti vocali spediti. Segue il Regno, che – con un milione di unità raggiunte – ha sorpassato la Sud Corea aggiudicandosi il terzo posto tra i mercati più grandi di assistenti vocali nel mondo.
Perché gli assistenti vocali piacciono così tanto agli utenti?
Per chi non li conoscesse ancora, gli assistenti vocali sono altoparlanti ad attivazione vocale nati per alleggerire l’uomo nello svolgimento delle proprie attività di routine. E – da un’analisi di Google – sembrerebbe che riuscirebbero a svolgere egregiamente il loro lavoro. Stando ad una ricerca di Google, infatti, gli utenti scelgono di acquistare un assistente vocale per i seguenti motivi:
1. Facilitano il multitasking.
2. Permettono di svolgere le attività più velocemente rispetto ad altri dispositivi.
3. Consentono di ottenere immediatamente risposte e informazioni.
4. Semplificano la routine quotidiana.
Come gli assistenti vocali stanno trasformando il comportamento dei consumatori e perché rappresentano un’opportunità per le aziende?
Gli assistenti vocali al centro della vita delle persone. La ricerca di Google racconta che il 72% dei possessori di assistenti vocali utilizza spesso questi dispositivi durante la giornata.
Inoltre, stando sempre alla ricerca di Google, ‘gli assistenti vocali vengono posizionati al centro della casa, dove chiunque può accedervi’, così diventando una parte della propria quotidianità e sfera privata.
La posizione centrale ricoperta da questi dispositivi rende bene l’idea sulla volontà e fiducia che l’utente ripone su questo strumento, dal quale si aspetta risposte rapide e un vero aiuto nella gestione delle proprie attività in casa, e non solo. Diventando sempre più indispensabile e per sempre più attività quotidiane.
Gli Smart speaker come amici.
Il successo degli assistenti vocali è principalmente quello di superare il muro della tecnologia, assumendo per gli utenti un ‘aspetto’ sempre più umano e caldo. Così facendo, l’utente affida a questi strumenti un ruolo che va al di là dello svolgimento di attività ben precise, arrivando a ricoprire addirittura un ruolo di compagnia e piacevole presenza. Si può facilmente immaginare che gli assistenti vocali godono di un grado di fiducia finora mai ottenuto da altri dispositivi tecnologici.
In base alla sua ricerca, Google ci dice che “le persone interagiscono con gli altoparlanti ad attivazione vocale come se si trattasse di essere umani. Dicono “per piacere”, “grazie” e addirittura “scusa”. I dispositivi non vengono percepiti come giocattoli elettronici, ma come qualcosa che si avvicina a una persona o a un amico”.
E’ chiaro come questo rappresenti per i brand un’immensa possibilità perché gli assistenti vocali sono in grado di influenzare il consumatore nelle sue scelte, in modi ben poco esplorati. In due modi differenti:
1. La modalità di accesso alle informazioni alleggerisce davvero l’utente, che sempre di più cercherà questo modo di approcciarsi agli strumenti digitali e trovare risposte;
2. L’assistente vocale rappresenta un filtro, che gode di estrema fiducia da parte dell’utente, attraverso cui possiamo veicolare le nostre informazioni. In sostanza, l’obiettivo delle aziende è quello di entrare nel mondo offerto dagli assistenti vocali e quindi raggiungere il proprio potenziale cliente attraverso questo potente strumento.
Lo dimostrano altri dati offerti da Google, secondo i quali i possessori di altoparlanti vocali ‘accettano i brand come parte della loro esperienza. Inoltre, sono disposti a ricevere informazioni utili e pertinenti per il loro stile di vita’.