A gennaio Google ha inaugurato le Gmail Sponsored Promotions (GSP), un nuovo tipo di formato adv che appare su Gmal. Per questo nuovo servizio però non c’è stato alcun grande annuncio da parte di Google, nessuna parola spesa tra le community di digital marketing. Il rischio è quello che la GSP sia passata un po’ inosservata.
Cos’è esattamente GSP?
GSP è una forma di adv che appare solo nel personal box di Gmal nella tab riservata alla pubblicità.
La forma di adv è composta da due elementi creativi: un teaser e una versione espansa. Il teaser è formato da 25 caratteri per l’headline e 100 per il corpo del testo, un’immagine 50×50 e il nome dell’azienda che si vuole rendere noto.
Per chi usa la versione “Rich Promotions” il teaser mostra un’anteprima dell’annuncio formato dall’immagine espansa dell’annuncio al posto del testo.
Con la GSP un inserzionista paga sempre sulla base del CPC, quando un utente fa click sul teaser. Al click si apre l’annuncio espanso fino a un massimo di 600×1000 in html: l’annuncio può contenere immagini, testo, link, un form di contatti, video e il tasto per la chiamata. Non ci sono costi aggiuntivi se l’utente clicca sull’annuncio espanso e visita un sito pubblicitario o compie qualsiasi altra azione fuori dall’annuncio.
Chi dovrebbe usare la GSP?
GSP è ideale per un’adv senza esplicite richieste su cosa si offre: la GSP è al massimo del suo potenziale per quelle campagne che hanno conversioni “libere”, senza troppe pretese. Non ha un target definito e lo spazio lasciato ad un’immagine così grande ci ricorda che l’annuncio in questione non è la conseguenza di una ricerca (come nel caso della google search adv), ma è l’annuncio stesso a catturare l’attenzione dell’utente al di là di quello che lui stia facendo o chiedendo.
GSP e il targeting
GSP ha tutte le funzionalità che si trovano già con Google Display Network, più alcune particolarità sul targeting. Infatti è possibile destinare un annuncio a seconda di:
- Targeting geografico
- Targeting per lingua
- Targeting di genere
Per definire ulteriormente il pubblico d’interesse, esiste la facoltà di attribuire un attributo all’utente. Tali attributi vengono definiti in base agli ultimi 300 messaggi Gmail dell’utente di riferimento.
Così come la GDN, anche la GSP dà la possibilità di fissare obiettivi per parola chiave, obiettivi di interesse e contestuali. Esistono poi ulteriori tre tipi di targeting:
- Di dominio
- Storico degli acquisti
- Titolo professionale
GSP: Creatività e obiettivi di campagna sempre freschi
Questi tipi di targeting possono essere combinati tra di loro fino a formare dimensioni di pubblico potenziale molto ampio e adatto anche per il mercato di nicchia.
Una particolarità della GSP riguarda la necessità di continui aggiornamenti creativi e di data mining. Di fatto, se ci si rivolge sempre ad un parco limitato di persone, con la stessa creatività le prestazioni saranno destinata a calare.
Per saperne di più aspetta l’approfondimento Gmail Sponsored Promotions: tutto quello che c’è da sapere per avere successo con la GSP – Parte 2!
Fonte Gmail Sponsored Promotions