L’e-mail marketing è una delle tante vie del web marketing che se intrapresa correttamente può essere molto efficace. In particolare negli ultimi anni è stata rivalutata, risultando addirittura il mezzo con cui gli italiani preferiscono comunicare con le aziende.
Il rischio dell’e-mail marketing è che l’e-mail non venga confezionata nella maniera giusta e quindi non venga nemmeno aperta dai destinatari, e se non viene aperta significa che si registrerà un basso tasso di click e un basso tasso di click vuol dire una cattiva conversione e quindi perdita di denaro.
Una piccola distrazione o un singolo errore e la campagna di e-mail marketing può rivelarsi un vero fallimento. Ecco perché creare un’e-mail curata nei minimi dettagli e correlata di un strategia di marketing ad hoc è a dir poco fondamentale. Ignorare o conoscere la corretta anatomia di un’e-mail fa la differenza tra una campagna di e-mail marketing di successo e una fallimentare.
Qui potrai trovare una guida sulle conoscenze essenziali per costruire un’e-mail perfetta.
#1 Svela il Mittente
Un mittente riconoscibile significa che sta mettendo la faccia nella campagna, quindi è maggiormente affidabile agli occhi degli utenti. E’ stato dimostrato che quando il mittente è riconoscibile si aprono più e-mail e si scaricano più immagini. Quindi
Svela il mittente ed evita gli indirizzi no replay
#2 Oggetto convincente non si cambia
L’oggetto è uno dei primi elementi visualizzati da chi riceve l’e-mail ed è letteralmente la chiave di apertura. Per questo è indispensabile curare questo aspetto, evitando che diventi uno parte dell’e-mail lasciata al caso o decisa velocemente al momento dell’invio.
L’oggetto è ciò che convince l’utente ad aprire l’e-mail, per questo deve incuriosire, non superare i 30 caratteri ed essere possibilmente personalizzato con il nome del ricevente. Inoltre, deve essere sempre coerente con il contenuto e magari contenere delle tips, ad esempio anticipando la percentuale di promozione se si tratta di una comunicazione promozionale di qualche prodotto.
Studia l’oggetto con attenzione perché è la combinazione che fa aprire la tua e-mail
#3 Oggetto perfetto fa rima con Preheader
Il Preheader ha la funzione di rafforzare l’oggetto dell’e-mail, possiamo dire che ne è il completamento (e non la sua ripetizione). Per Preheader si intende quella parte di contenuto che introduce la newsletter, una sorta di concentrato dell’e-mail.
Il Preheader diventa ancora più essenziale per gli utenti che visualizzano la newsletter da mobile, dato che è la parte che visualizzano subito dopo l’oggetto.
Inoltre pensa a quanti iscritti hanno disabilitato il download automatico delle immagini e che grazie al Preheader possono comunque capire di cosa tratta la newsletter ed eventualmente avviare il download. Senza contare che questa stessa caratteristica riduce sensibilmente il rischio di finire nello spam.
Il Preheader può essere un indice dei contenuti, può includere un link o una call to action e solitamente predilige uno sfondo chiaro perché dopo l’apertura dell’e-mail non deve influenzare il contenuto interno.
Fornire un’anteprima dei contenuti è l’elemento che rafforza la diffusione dell’e-mail e aumenta il tasso di apertura
#4 Aggiungi un link e la visibilità online sarà tua
Inserire un link di rimando alla versione online non è obbligatorio, ma è comunque una buona abitudine. Deve essere un messaggio positivo e personalizzato a livello di contenuto.
La versione web deve creare delle aspettative, il messaggio deve essere personalizzato, positivo ed evitare allarmismi. Se mancano queste caratteristiche lasciate perdere.
La parola d’ordine è positività. Evitare i messaggi standard.
#5 Il momento clou: il corpo dell’e-mail
Siamo finalmente arrivati al corpo dell’e-mail. La prima regola è saper alternare il testo editabile e le immagini, ovvero: la parte testuale deve essere ben visibile e non sopraffatta dalle immagini e allo stesso tempo la comunicazione e i concetti devono essere chiari anche se le immagini non vengono scaricate.
Per essere sicuri che tutte la parti vengano lette e soprattutto capite, bisogna rispettare la gerarchia delle informazioni. Quindi:
- Priorità al brand
- In base al mittente e al contenuto si può optare per un corpo mono contenuto o multi contenuto
- Separare i temi e le sezioni utilizzando moduli riconoscibili
- Tenere il ritmo, alternando moduli corti a moduli lunghi
#6 Se vuoi un’azione devi chiederla: inserisci una Call to Action
La call to action può essere principale o secondarie. Nel primo caso deve essere d’impatto e ben visibile, nel secondo invece si tratta di informazioni in più e che facilitano ulteriormente la scelta del cliente.
Le call to action possono essere dei veri e propri menu posizionati nell’header o nel footer.
Il 45% degli utenti clicca sulla call to action anche se poi non è veramente interessato
#7 Sharing is caring!
L’e-mail marketing può essere utilizzato come ponte per tutte le iniziative del brand. Ecco perché è importante inserire dei bottoni social per condividere quello che viene sponsorizzato nelle newsletter. Condividere sui social network vuol dire conferire viralità ai contenuti delle tue e-mail al di là dello strumento newsletter.
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