E-commerce protagonista del Natale 2012

Ormai Natale è dietro l’angolo e nonostante il clima di totale incertezza economica dovuto alla crisi, sono diversi milioni gli italiani che non hanno rinunciato e non rinunceranno ad acquistare regali.

Secondo una ricerca condotta da Netcomm (il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano) in collaborazione con Human Highway, un utente Internet su cinque (uomini e donne di età superiore ai 18 anni e residenti in Italia) ha utilizzato il web per lo shopping natalizio.

A fronte della stretta dei consumi e della spesa dedicata alle festività – stimata in un -3,7% da Deloitte, rispetto a una media europea di -0,7% -, il settore dell’e-commerce dal 2010 cresce al ritmo del 20% da un Natale all’altro.

Secondo i dati elaborati da Netcomm e Human Highway, nel 2012 gli acquisti online supereranno quota 2 miliardi di euro e un utente su cinque afferma di preferire l’acquisto su Internet rispetto allo shopping tradizionale, tradotto in percentuale il 44% rispetto al 37% del 2011.

Cala in maniera rilevante anche il numero di coloro che nutrono timori nei confronti dello shopping digitale; la percentuale passa dal 41,6% dell’anno scorso al 24,1%. E il 34,5% comprerà anche più regali online rispetto al 2011.

«In questo contesto l’abbigliamento, che si conferma uno dei regali preferiti per il Natale, ribadisce il suo primato di crescita nell’e-commerce italiano – spiega Roberto Mangiaracina, responsabile della ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano -.

Già nel corso del 2012, infatti, ha registrato un aumento del 33%, il più alto rispetto agli altri settori».

Che i numeri dell’e-commerce siano in costante crescita lo conferma la Christmas Survey di Deloitte: «Sono 15 anni che conduciamo questa ricerca – spiega Dario Righetti, partner e responsabile dello studio – e nel 2012 il dato che ci ha colpito di più è che il 30% degli italiani fa acquisti su mobile ed e-commerce, in aumento del 10-12% rispetto alle edizioni precedenti. Insieme al fatto che il 43% usa un mix di web e negozi tradizionali per comprare, percentuale che supera la media europea del 40%».

Quali sono i motivi principali dell’esplosione di questo fenomeno?

Da una parte sicuramente il fattore comodità: i negozi su internet sono aperti 24 ore su 24, offrono spesso resi gratuiti e hanno una disponibilità di taglie e prodotti più ampie rispetto ai negozi tradizionali.

La crisi, inoltre, sta giocando un ruolo decisamente importante. Le persone sono più attente e fanno molte più valutazioni prima di aprire il portafogli. Spesso cercano online con il proprio smartphone l’oggetto che stanno vedendo in vetrina. Sia per controllare se è disponibile a un prezzo inferiore, sia per leggere recensioni o notizie circa lo stesso.

E’ cambiato completamente l’approccio del consumatore nei confronti del processo di acqusito. Attraverso la multicanalità e il web il cliente è in grado di informarsi e spesso arriva al punto vendita più preparato del venditore.

Le ricerche effettuate da tablet e smartphone non a caso rappresentano un altro boom: sono aumentate del 150%-200% nel giro di un anno. Come conferma Christina Lundari, Industry leader retail di Google Italia, “fra dicembre e gennaio ogni italiano effettua in media 14 ricerche a tema “regali di Natale”, a caccia soprattutto di recensioni, magari sui social media, su un articolo che ha intenzione di comprare».

Un dato ancora più importante, sempre secondo la ricerca di Deloitte, è che il 69% di italiani dichiara di considerare Facebook, Twitter e gli altri social media come parte integrante del processo di acquisto di un regalo. Sempre in cerca dell’ottimo equilibrio fra originalità e convenienza, con un occhio attento alle recensioni e ai consigli dei propri amici digitali o influencer

«Online si cerca il prezzo migliore, ma anche l’esclusività, e questo è vero soprattutto per la moda – spiega Lundari -. Tuttavia, nella logica della multicanalità, ai retailer non conviene mettere prezzi diversi on e offline. Nell’e-commerce la strategia migliore è quella di chi offre prodotti che si possono trovare solo lì».

Per fare qualche esempio, basta citare i portali dedicati alle vendite-evento di giacenze griffate, come vente-privee.com, che fra ottobre e novembre ha registrato un aumento del traffico del 55% rispetto agli altri mesi dell’anno e un aumento degli ordini del 70%. Oppure outlet online come Yoox che propone limited-edition natalizie firmate da Francesco Vezzoli, passando per il mobile con la app “Gift Hunter“, grazie alla quale è possibile cercare il regalo perfetto in base ai diversi stili di vita.

«In Italia l’e-commerce, soprattutto quello dei brand di moda, è partito in ritardo – conclude Righetti -, ma stiamo recuperando in fretta».

 

 

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