Quanto costa la pubblicità su Facebook, Instagram e LinkedIn? Quale di questi social ha un CPC delle inserzioni più basso? E quale un migliore tasso di conversione (CTR)? I dati di AdStage parlano chiaro: Facebook è ancora il social che costa di meno e performa di più, sia in termini di CPC che di CTR. Il dato è però in costante calo, a fronte di un miglioramento del social Instagram su tutti i fronti. Migliora anche LinkedIn, che però mostra ancora performance pubblicitarie più basse rispetto ai fratelli social.
Quindi, dati alla mano, la strategia di social advertising più efficace rimane quella multicanale… Ma con una differenza: lo scettro stavolta va ad Instagram!
Trend 2019 dei social Facebook, Instagram e LinkedIn.
In base alla ricerca, la News Feed di Facebook continua a registrare un CPC medio più basso rispetto a Instagram e LinkedIn: 0,55$ contro rispettivamente l’1,09$ e il 3,77$. Tale valore però è in aumento, sia rispetto al trimestre precedente (+27,9%) che all’anno precedente (+19,6%). In termini di CPM, invece, che rimane comunque il tipo di strategia di offerta più diffusa per le diverse tipologie di inserzioni Facebook, questo social registra un valore più alto rispetto a Instagram e LinkedIn: 8,20$ contro 6,90$ e 6,75$. Il CPM, comunque, registra un miglioramento per tutti i social rispetto allo scorso trimestre: -15,6% per Facebook, -19% per Instagram, e -5,1% per LinkedIn. E per Instagram c’è di più: anche sul CPM il social registra il decremento più evidente, con un -40% rispetto al -5,8% di Facebook e al +9,28% di LinkedIn.
Facebook registra il migliore dato anche per quanto riguarda il tasso di conversione (CTR), : 1,44% contro lo 0,67% di Instagram e lo 0,19% di LinkedIn. Però anche in questo caso si tratta di un valore in costante diminuzione: -35,7% rispetto al trimestre precedente e -23,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. C’è da dire, però, che questo calo delle performance si registra sulle News Feed, mentre su Audience Network e Messenger le performance sembrano essere lievemente migliori, con un CPC in calo e un tasso di conversione (CTR) in aumento rispetto allo scorso trimestre, se pur in crescita rispetto all’anno precedente. Il CPM, invece, registra una costante negativa su tutto il periodo anche per le piattaforme Audience Network e Messenger.
Insomma, Facebook è di certo ben lontano dall’andare in pensione, soprattutto se ci si rivolge ad un pubblico over 35. Ma i dati in calo costringono le aziende a guardare anche altrove: Instagram sta registrando ritmi di crescita sorprendenti e risulta il social più adeguato ad un pubblico under 35; LinkedIn, invece, continua ad essere più costoso ma va comunque preferito se il target e gli argomenti trattati riguardano il settore B2B e di business di alto profilo.
Soffermiamoci su Instagram. Il social, come dicevamo, sta registrando dei miglioramenti importanti in termini di costo e rendimento degli investimenti pubblicitari: il CPC delle inserzioni è diminuito del 20,7% rispetto al trimestre precedente e del ben 75,2% rispetto all’anno precedente. A fronte di un miglioramento netto del tasso di conversione (CTR), cresciuto dell’8,9% rispetto al trimestre precedente e del 150,1% rispetto all’anno precedente. Insomma, Instagram offre alle aziende uno scenario particolarmente positivo per gli investimenti pubblicitari del 2019; scenario che andrà sicuramente ad incrementare ulteriormente gli introiti pubblicitari del social, già cresciuti – stando ad un report di luglio di Merkel – del 177% anno su anno.
E cosa dire di LinkedIn? Il social si mantiene ancora ben meno performante di Facebook e Instagram sia in termini di CPC che di tasso di conversione (CTR), ma ha registrato un miglioramento delle performance nel tempo: il CPC è sceso del 22% rispetto al trimestre precedente e del 38,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di contro, il tasso di conversione (CTR) ha segnato un miglioramento del 26,9% rispetto al trimestre precedente e del 73% rispetto all’anno precedente.
Quindi… Su quale social occorre investire nel 2019? Dipende dal target di riferimento e dall’obiettivo che ci proponiamo, come è sempre stato… ma nel 2019 le aziende che operano nel B2C non possono più tenere Instagram fuori dalle proprie strategie di social advertising!