Acquistare cibo online: il business digitale nel Food&Grocery

spesa online

Sono 9 milioni le persone che in Italia decidono di acquistare cibo online. Ma questo è solo uno dei dati emersi durante la terza edizione di Netcomm Focus Food, in collaborazione con TuttoFood, a Milano. La ricerca dei prodotti nelle lunghe corsie dei supermercati e le code alle casse stanno diventando sempre più una vecchia abitudine del passato. Le persone tendono a evitare la confusione dei mercati e dei grandi discount, preferendo fare la spesa comodamente da casa o dall’ufficio con un click.
Se pensi che acquistare cibo online non sia una buona idea, leggi l’articolo e scopri perché invece è un’opportunità.

I dati sulla situazione del Food&Grocery online in Italia

L’abitudine di acquistare cibo online è un comparto che vale 1,6 miliardi di euro. Nell’ultimo anno ha registrato una crescita del 42%. A fare da traino a questo incremento sono state le consegne di pasti a domicilio, ormai molto in voga tra le persone. Come abbiamo analizzato in un precedente articolo, Cresce il numero degli italiani connessi alla rete. Un terzo dei consumatori, abituati a comprare su internet, ha acquistato generi alimentari tramite siti web o app negli ultimi 12 mesi. Ma nonostante questo, specialmente in Italia, il mercato alimentare ha rallentato il suo approdo su internet a causa di alcune specificità rispetto ad altri settori. A primeggiare sono stati quindi i colossi dell’e-commerce che, fidelizzando i clienti, si sono espansi sviluppando modalità innovative in termini di vendita, pagamento e consegna.

Nonostante sia in forte crescita, il comparto del Food&Grocery online ha una incidenza ancora marginale in Italia, pari al 5% sul totale dell’e-commerce B2C (Business to Consumer) italiano. Sembra pesare più che altrove una certa sfiducia, causata dall’impossibilità di vedere personalmente le merci prima dell’acquisto. Ma nel complesso vale 31,6 miliardi di euro e sulla base della crescita già registrata questi dati potrebbero migliorare nell’arco di pochi anni.

Una breve visione al resto del mondo

Negli Stati Uniti il settore del Food&Grocery online vale già quasi 11 miliardi di dollari e si prevede una crescita del 9,6% annuo fino al 2019. Mentre nel mondo sono oltre 1,5 miliardi di persone ad acquistare generi alimentari online, per un valore di 58 miliardi di euro. In Europa, invece, sono 167 milioni: 9 milioni in Italia, 19 milioni del Regno Unito, 18 milioni in Germania, 13,5 milioni in Francia e 10 milioni in Spagna.

Ma in che modo acquistano gli italiani online? E quali prodotti food preferiscono?

Sono ovviamente tra i più acquistati gli alimenti confezionati a lunga scadenza (60%). Non hanno necessità di refrigerazione e di conseguenza non comportano problemi di conservazione durante il trasporto. Seguono i cibi freschi (31%) che invece vanno mantenuti a temperature controllate. Le bevande e i surgelati pesano rispettivamente per il 7% e il 2%. Per i prodotti enogastronomici e gli alcolici il valore è del 47% del dell’alimentare online. Operano in quest’ultimo settore produttori che vendono ai consumatori in modo diretto e catene di grande distribuzione.

Sono leader, per la vendita del food online, le piattaforme come Prime Now di Amazon, che promette la consegna della merce entro due ore dall’ordine. Un servizio velocissimo e molto efficiente. E’ questo il vero punto di forza. Mentre alcune catene di negozi fisici, che al momento non coprono il servizio di consegna a domicilio, consentono di comprare comodamente online tramite e-commerce e ritirare poi la merce di persona nei punti vendita.

A distinguersi dai casi precedenti è il segmento dei cibi pronti e della ristorazione con consegna a domicilio. Il food delivery è il settore maggiormente cresciuto negli ultimi anni. Questo tipo di mercato ha beneficiato della diffusione di smartphone e tablet, grazie ai quali oggi gli ordini di cibo online sono all’incirca raddoppiate.

In ultima analisi, hanno un ruolo importante i gruppi d’acquisto solidale (GAS). Si tratta di piccole realtà di cittadini che si organizzano spontaneamente. Offrono la possibilità di acquistare molte varietà di cibi di alta qualità, spesso da agricoltura biologica. I gruppi d’acquisto possono avere portali online con consegne concordate preventivamente, riuscendo a soddisfare soprattutto la domanda di prodotti freschi.

Un vantaggio anche per le aziende: su cosa puntare per fornire un buon servizio ai clienti

Non solo chi compra può beneficiare delle compravendite in rete, ma anche le imprese e l’intero settore alimentare. Rappresenta, infatti, un settore business in forte crescita che favorisce l’espansione del mercato e l’aumento di visibilità anche all’estero. Vantaggi alla portata anche delle piccole aziende che non hanno bisogno di grossi investimenti. La semplicità di utilizzo e i costi ridotti dei servizi possono favorire lo sviluppo e l’innovazione di tutto il settore alimentare. Ma su quali elementi puntare per fornire un buon servizio ai clienti?

  • Comodità. E’ importante offrire più varietà di prodotti acquistabili con un semplice click.
  • Delivery. Fine segnata per code interminabili e buste pesanti da dover trasportare. Ma è necessario poter garantire che la merce arrivi ben conservata e in tempi brevissimi.
  • Risparmio. Acquistare generi alimentari online conviene ai consumatori perché fa risparmiare tempo e denaro. Inoltre, è importante inserire spesso diverse promozioni.
  • Velocità. Facilità e velocità sono le alleate parole d’ordine. Online il processo di spesa è notevolmente ridotto in termini di tempo.
  • Chiarezza. Esporre le etichette dei prodotti in modo chiaro, immediato e semplice. E’ molto importante che gli ingredienti, il produttore, la provenienza, la conservazione e tutte le informazioni necessarie siano indicate con puntualità. Così facendo l’acquirente è aiutato a scegliere e a fidarsi.
  • Sicurezza. Attenzione a concedere più sistemi di pagamento sicuri e servizi che fanno da tramite con il venditore, come PayPal che tiene distanti la possibilità di truffe.
  • Design. Curare il design del portale web e puntare su un’ottima user experience è fondamentale, per facilitare l’uso dei portali web per gli acquisti online. Devono essere intuitivi per non rischiare che il cliente rinunci per le difficoltà incontrate.
  • Customer care. Per la buona riuscita del business è importante avere un touchpoint diretto con i propri clienti, un contatto per qualsiasi chiarimento o problema da risolvere.

La crescita delle esportazioni

Come ha evidenziato un’analisi dell’Osservatorio B2C (Business to Consumer) della School of Management del Politecnico di Milano e di Natcomm, le vendite del food online sono in aumento. Considerando le vendite da siti italiani a cittadini di tutto il mondo, il giro d’affari supera i 650 milioni di Euro. Complessivamente, le vendite da siti italiani a clienti stranieri incidono per circa il 10% delle vendite del settore. In questo senso, si sta raggiungendo un certo recupero rispetto ad altre nazioni occidentali, come il Regno Unito, la Francia e gli USA, dove acquistare cibo online è un’abitudine più radicata.

Il boom del food delivery

Il 72% degli ordini alimentari, con consegna in un giorno, è rappresentato dal pasto a domicilio. Un dato che ci fa capire che il food delivery è il traino alla crescita dell’acquisto di generi alimentari in rete. Tra le app più note in Italia per ordinare cibo online ci sono JustEat, Deliveroo e Glovo. I piatti più richiesti a domicilio dagli italiani sono la pizza al primo posto, l’hamburger al secondo e il sushi al terzo. Nel nostro paese raggiunge un +4.000% di crescita richieste il pokè, piatto di origini hawaiane. E’ composto da una ciotola o bowl di riso e vari condimenti freschi e colorati.

Sono i più attivi nel settore del food delivery i giovani con il 58% degli ordini e sorprendentemente gli over 50, anche se con meno frequenza dei primi. Ma complessivamente a ordinare di più sono le coppie (39%) seguite dalle famiglie (38%). Insomma il food delivery si sta facilmente consolidando tra le nuove abitudini dell’era digital. Ovviamente come strumento di utilizzo sono predilette le app, accessibili da smartphone e tablet.

– Leggi anche ‘É online il nuovo E-commerce de La porta dei Sapori firmato TLC Web Solutions.’

Il ruolo del digital marketing nelle nuove filiere di distribuzione online

Oggi che il trend è acquistare cibo online, ci sono figure digital che hanno un ruolo sempre maggiore per riuscire in quest’intento. Il content manager, il social media manager e il digital trade manager nel Food&Grocery. E’ importante creare buoni contenuti per i prodotti, mantenere l’engagement con i clienti tramite i social network e applicare tecniche di marketing indirizzate alla distribuzione.

I Food Brand, i Retailer e tutti gli attori delle filiere di distribuzione online collaborano e competono per fidelizzare il cliente con contenuti e servizi premium. L’attenzione è portata anche a sviluppare nuovi servizi lungo il customer journey, dall’engage alla delivery, per rassicurare e fidelizzare il cliente. Così nascono nuovi modelli di cooperazione tra Food Brand e Retailer.

Quelli che abbiamo analizzato in questo articolo sono dati sicuramente interessanti. Aiutano a capire quanto sia importante puntare da oggi e sempre più in futuro a questo business per le aziende.

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